So che per rispondere a queste domande nel passato fiori di scrittori e filosofi e poeti (da Soriano a Pasolini, ma persino Leopardi, e Saba, e Hornby) hanno scritto pagine memorabili. Io me la caverò con qualche bella citazione e qualche considerazione per così dire di contorno: ci sono momenti in cui tutti noi abbiamo bisogno di un po’ di evasione, e lo sport ce la assicura grazie alla sua capacità di assorbirci e distrarci dalla realtà attraverso un conflitto mimato; e poi in quanto animali sociali abbiamo bisogno di condivisione, cioè di sentirci parte di una comunità, sia pure posticcia e imperfetta come una tifoseria. Ma poi soprattutto abbiamo bisogno di gesti plastici
Ma ecco cosa hanno detto alcuni grandi pro (o contro) il calcio
“Tutto quello che so della vita, l’ho imparato dal calcio” (Albert Camus)
“Il calcio è una metafora della vita” (Jean-Paul Sartre)
“La vita è una metafora del calcio” (Sergio Givone)
“Sogno che un giorno nessuno farà più gol in tutto il mondo” (Eugenio Montale)
“Per quanto i tecnocrati lo programmino perfino nei minimi dettagli, per quanto i potenti lo manipolino, il calcio continua a voler essere l’arte dell’imprevisto” (Eduardo Galeano)
“Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro” (Pier Paolo Pasolini)
“Per le anime meno fortunate, il calcio può essere il solo contatto con l’estetica” (Peter Handke)