ESPLODE LA POVERTA’ NASCOSTA ANCHE NEL VENETO: IL CASO DEL BANCO ALIMENTARE

banco alimentare,premio lago,adele biondani,solidarietà,poveri,impoverimento,fame,assistenza,associazioni,volontariatoCosa succede quando arriva la disoccupazione, oppure una coppia si divide e raddoppiano le case e le spese, o qualcuno in famiglia si ammala? La povertà è dietro l’angolo, anche nelle nostre regioni. Lo descrive bene questa intervista ad Adele Biondani (nella foto con Giovanni Rana), vincitrice del Premio Lago per la solidarietà, presidente del Banco Alimentare, che raccoglie cibo non commercializzabile (ma rigorosamente di ottima qualità) e lo conferisce a centinaia di associazioni che a loro volta lo distribuiscono a persone indigenti: il fatto è che il loro numero è cresciuto del 15% nell’ultimo anno (ora sono 92mila nel Veneto) e spesso si tratta di persone del ceto medio improvvisamente impoverite.

Le aziende continuano a donare le loro eccedenze (spesso è più conveniente che riciclarle o buttarle), ma a causa della crisi versano sempre meno soldi liquidi, di cui pure il Banco avrebbe necessità.

Ma questa esperienza ci indica anche che nonostante tutto dalle nostre parti la rete della solidarietà – essenziale in questi momenti – non è del tutto strappata.

ESPLODE LA POVERTA’ NASCOSTA ANCHE NEL VENETO: IL CASO DEL BANCO ALIMENTAREultima modifica: 2012-04-26T12:28:13+02:00da sergiofrigo
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in Nordest, società, Video e contrassegnata con , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.