AL VIA A VENEZIA “INCROCI DI CIVILTÀ”: INTERVISTA AL NEUROSCIENZIATO ANTONIO DAMASIO SULLA NASCITA DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE

Damasio1.jpegComincia oggi alle 17 a Venezia, alla Scuola Grande di San Rocco, GhadaAbdelAa.jpeg con la consegna del premio Bauer alla blogger della primavera egiziana Ghada Abdel Aal e al neuroscienziato Antonio Damasio, la quinta edizione di Incroci di Civiltà, Incontri Internazionali di Letteratura, che richiamano in laguna 24 scrittori da 17 Paesi, fra i quali Nooteboom, Calasso, Xu Xing, Alicia Giméne-Bartlett, Sem-Sandberg, Sorokin e Carofiglio.

Ecco il link della manifestazione, alle cui iniziative si accede gratuitamente (meglio se con prenotazione) fino a esaurimento dei posti.

http://www.incrocidicivilta.org/

Dopo la premiazione, Damasio sarà anche il protagonista del dibattito inaugurale, incentrato sui temi del suo ultimo libro – come nasce la coscienza individuale? chi la “costruisce”? – sui quali l’ho intervistato per il Gazzettino.

“LA COSCIENZA E’ UN PROCESSO”

Fra i maggiori neuroscienziati del mondo, lo studioso che ha incrinato il paradigmna di Cartesio, Antonio Damasio inaugura oggi alle 17 la 5. edizione di Incroci di Civiltà, gli incontri internazionali di letteratura organizzati da Università Ca’ Foscari e Comune di Venezia fino al 21 aprile.IMG_0876.JPG
Di Damasio – 68 anni, portoghese – che all’Università di Los Angeles dirige il Brain and Creativity Institute, esce oggi nelle librerie italiane il volume “Il sé viene alla mente” (Ed. Adelphi, € 32), che è insieme una summa del suo pensiero (elaborato in L’errore di Cartesio, Emozione e coscienza e Alla ricerca di Spinoza) ma anche il superamento di alcune acquisizioni che non lo convincono più in merito all’origine e alla natura del “sentire” e ai meccanismi alla base della costruzione del sé.

L’UNITA’ FRA IL CORPO E LE EMOZIONI

Damasio è il più autorevole critico del dualismo tra cervello e mente, tra corpo e coscienza, che fino a qualche anno fa era convinzione diffusa tra i neuroscienziati. Da tempo Damasio IMG_0879.JPGsostiene che le emozioni sono tutt’uno col corpo, e dunque che anche la celebre intuizione cartesiana “cogito ergo sum” andrebbe rovesciata  in “sono, dunque penso”. Nel nuovo libro egli descrive la “costruzione” della coscienza da parte del cervello come un “processo” composto da un’infinita gamma di sfumature percettive e cognitive.
Professore, la coscienza appartiene solo all’uomo o anche agli animali?
«La coscienza non è come un interruttore, schiacciato su on oppure off, ma è costituita da livelli diversi, alcuni dei quali appartengono anche agli animali. Quelli più complessi sono invece tipici dell’uomo, l’unico in grado di sapere chi è, di riflettere sulla sua storia, di pensare al domani: questo è il sé autobiografico».
E che differenza c’è fra coscienza e anima?
«La distinzione è sottile: l’anima è il livello più raffinato della coscienza, che sa andare oltre la consapevolezza di sé, riuscendo a gustare ad esempio la bellezza, la musica, l’arte, cioè a toccare l’essenza dell’essere e a raggiungere una dimensione spirituale, che però per me ha a che fare con la fisiologia e non con la religiosità».

L’ESPANSIONE DEL SE’ NELLA SOCIETA’ INDIVIDUALIZZATA

Lei ritiene che il concetto di “sé” sia sempre stato quello attuale, tipico di una società individualizzata, oppure che in altre fasi storiche sia prevalso nell’uomo il senso di comunità?
«Il “proto sé” è sempre esistito, anche se può essere cambiato il livello di consapevolezza dell’uomo. Certamente ora, con la crescita della conoscenza, si sta ampliando la consapevolezza e il sé autobiografico».

QUANDO C’E LA VITA MA NON LA COSCIENZA

E quando viene meno la coscienza, come nello stato di coma, cosa resta dell’uomo, che pure continua a vivere in stato vegetativo? 
«L’umanità rimane, anche senza la consapevolezza, e quindi l’uomo deve essere trattato con estrema cura anche in quelle situazioni. Ma nei casi di coma profondo e irreversibile, quando la stessa respirazione dipende dalle macchine, credo ci si possa porre la domanda se il supporto artificiale alla vita debba essere mantenuto, e fino a quando».

AL VIA A VENEZIA “INCROCI DI CIVILTÀ”: INTERVISTA AL NEUROSCIENZIATO ANTONIO DAMASIO SULLA NASCITA DELLA COSCIENZA INDIVIDUALEultima modifica: 2012-04-18T02:32:12+02:00da sergiofrigo
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