RIFORMA DEL LAVORO, QUESTO E’ IL GIRO DI BOA (SOPRATTUTTO PER IL PD)

riforma, lavoro, governo, Monti, Fornero, sindacato, Cgil, Pd, Bersani, concertazione, licenziamentiL’impressione è che si sia arrivati al giro di boa dell’azione del governo, con la trattativa sul lavoro. Certo, bisognerà cercare di capire di più le ragioni dell’irrigidimento di Monti sulla licenziabilità per motivi economici, perché essa al momento appare poco significativa economicamente (al di là dell’aspetto simbolico) e soprattutto incongrua politicamente, foriera di conflitti molto più pesanti dei benefici che potrà apportare alle imprese.

 NECESSARIA UNA VALUTAZIONE COMPLESSIVA, NON SOLO SULL’ART. 18

Soprattutto bisognerà anche avere la pazienza di valutare complessivamente la riforma, nelle sue ombre ma anche nelle sue luci (l’estensione delle tutele – ridotte – anche alle imprese con meno di 15 dipendenti, lo stop agli stage non pagati, ad esempio), senza fermarsi solo all’articolo 18. E su questo punto mi fermo, per il momento.

PER MONTI ADDIO AL CONSENSO BIPARTISAN

Alcune cose, però, appaiono a questo punto certe: difficilmente Monti potrà appellarsi, d’ora in avanti, al consenso bi-partisan che gli era garantito dall’opinione pubblica, perché questa decisione che supera la concertazione con le parti sociali, com’era stata finora intesa, verrà interpretata a sinistra come l’aver gettato la maschera, e come la conferma che il premier è la longa manus dei poteri forti, e tutt’altro che equidistante rispetto alle parti in causa.

IL PD DI FRONTE A UN DILEMMA DRAMMATICO

Allo stesso tempo questo epilogo – con la divisione del sindacato – costituisce l’esito forse peggiore possibile per il Pd, che si trova ora nelle mani un cerino di dimensioni gigantesche: dovrà votare infatti in Parlamento una riforma che buona parte dei suoi aderenti andrà a combattere nelle piazze. riforma, lavoro, governo, Monti, Fornero, sindacato, Cgil, Pd, Bersani, concertazione, licenziamentiNon so quali margini di miglioramento esso riuscirà a ritagliarsi, ma non credo che Monti concederà a Bersani quello che non ha concesso alla Camusso. Ed è tutto da vedere se non comincerà a manifestarsi, alla luce dell’atteggiamento che assumerà la segreteria, quel processo di sganciamento di alcune aree del partito democratico che si paventava da tempo.

Un bel rebus, infine, anche per il presidente Napolitano, che finora aveva sempre auspicato un’intesa complessiva, e che ora rischia di ritrovare terremotata quella stabilità politica che finora aveva permesso al governo di operare rapidamente e con efficacia.

RIFORMA DEL LAVORO, QUESTO E’ IL GIRO DI BOA (SOPRATTUTTO PER IL PD)ultima modifica: 2012-03-21T02:52:00+01:00da sergiofrigo
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in economia, politica e contrassegnata con , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

4 risposte a RIFORMA DEL LAVORO, QUESTO E’ IL GIRO DI BOA (SOPRATTUTTO PER IL PD)

I commenti sono chiusi.