IL VECCHIO CHE RUBA PER FAME, NEL PAESE DEI BENESTANTI

Sarebbe facile ironizzare sul contrasto fra chi (e chi, se non Lui?) continua a parlare di ristoranti pieni e di un paese benestante, e le notizie che arrivano dal profondo Veneto (non dal profondo Sud) di un pensionato che ruba tre bistecche perchè ha fame (Piove di Sacco), o dei senza tetto lasciati al freddo di notte perchè non ci stanno più nei ripari predisposti dai comuni (Padova). Ricordo che oggi in Italia tra il 5 e l’8% delle popolazione non raggiunge il fabbisogno giornaliero di 2000 chilocalorie…

E che ci sia ben poco da… ridere è testimoniato anche dalla cancellazione, sempre per carenza di fondi, del rinomato concorso di satira di Dolo.

Non intendo però scadere nella facile demagogia, perchè in qualche misura ha ragione anche lui: è vero che l’Italia è uno Stato povero abitato da cittadini benestanti, lo dimostra una recente analisi del Credit Suisse sui depositi bancari, secondo cui le famiglie italiane superano nella graduatoria pro capite quasi tutte quelle degli altri stati dell’Unione europea, e battono ampiamente quelle degli Stati Uniti e del Giappone. In media possiedono infatti 260mila dollari, un po’ meno dei francesi (294mila, acc. Sarkozy!) ma più degli inglesi (258mila) e addirittura dei tedeschi (solo 163mila).

IMPOVERIMENTO, MA NON PER TUTTI

Il problema è che tutti gli indici (e l’ex presidente del Consiglio sembra ignorarlo) dimostrano anche che il risparmio delle famiglie è in calo, nonostante una drastica riduzione dei consumi: significa, banalmente, che l’impoverimento è in corso, ed è molto più rapido di quanto si poteva prevedere (Prodi dice che ci può stare solo una generazione ricca e stupida – cioè che spende e non investe in formazione e ricerca; quella successiva sarà irrimediabilmente impoverita).

Non solo: l’impoverimento (ed ecco un altro piccolo dettaglio che dall’alto dei suoi miliardi l’ex premier non riesce a vedere) avviene a macchia di leopardo, colpendo a morte alcuni e lasciando intoccati altri, in genere i più ricchi e potenti, e quindi aumentando enormemente le disparità sociali.

LA MANOVRA DOVREBBE RIEQUILIBRARE GLI SQUILIBRI

Ecco che la manovra Monti, considerata da questo punto di vista, è in pratica “soltantoo” il tentativo di drenare risorse dal cittadini (quasi tutti, non solo i ricchi come avrebbe voluto il centro-sinistra) allo Stato, per mettere quesdt’ultimo in grado di attivare, col nostro gruzzoletto, misure compensative delle disparità sociali e foriere di sviluppo.

Un “drenaggio” a cui – fatalità! – Berlusconi e i suoi si oppongono fieramente.

IL VECCHIO CHE RUBA PER FAME, NEL PAESE DEI BENESTANTIultima modifica: 2011-12-11T17:42:37+01:00da sergiofrigo
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