UN GRANDE SOLLIEVO, MA ORA ATTENTI AL POPULISMO: LA POLITICA DEVE VIGILARE PIU’ CHE MAI

Monti, governo, politica, tecnici, élites, populismo, piazza, sollievo, aspettative, politica, democraziaAttenzione, Mario Monti non è Barak Obama! Mi sembra un’avvertenza obbligata registrando il favore con cui la sua nomina è stata accolta tra gli amici della sinistra riformista, e la valanga di aspettative che gravano sul suo governo. Che poi lo stesso Obama si è visto com’è finito… E lo dice uno che è sempre stato e continua ad essere un grande estimatore dell’uno e dell’altro.

 

Certo, il cambio di stile del neo premier e dei suoi ministri segna uno scarto abissale rispetto al clima da nani e ballerine, pernacchie, insulti e diti medi sollevati, che ha caratterizzato il governo uscente. Avere un premier che non ci fa vergognare in giro per il mondo, di cui gli stranieri non parlano dandosi di gomito e citando il Bunga Bunga, è una soddisfazione impagabile. Certo, se Monti fosse anche un miglior comunicatore non sarebbe male, ma non si può avere tutto, e comunicare bene non basta…

 

LE COSE DA FARE E L’ECLISSI DELLA POLITICA

Ma nel sospiro di sollievo che si alza dai social network, dai blog, dalle piazze c’è anche molto altro, e non necessariamente di positivo: ad esempio la fiducia per il ritorno anche nelle stanze ufficiali dei bottoni delle élites, cioè delle persone (invise ai populisti di ogni risma e in particolare alla Lega) che sanno gestire le situazioni complesse (e non c’è dubbio che quella attuale lo sia); e poi il sollievo per la messa tra parentesi della politica, nella convinzione che adesso si fanno le cose che vanno fatte, e si smette finalmente di discutere.

BISOGNA FAR CONDIVIDERE LE SCELTE AL PAESE

E qui ci siamo un po’ meno, perché le cose “da fare” non sono “da fare” in astratto, ma vanno inserite dentro un quadro generale e soprattutto dentro degli obiettivi precisi, che gli italiani devono conoscere e condividere. Per cui sarà necessario (ma Monti sembra averlo ben chiaro, come si è visto nelle parole rivolte oggi al Parlamento) che all’”alta caratura tecnica” (Bersani) questo governo sappia aggiungere, e rapidamente, un’alta caratura politica, in particolare nella capacità di parlare anche alla gente comune oltre che agli uffici di Bruxelles e Francoforte. Altrimenti le parole d’ordine “risanamento, crescita, coesione sociale” che caratterizzano il suo onesto programma riformista rimarranno lettera morta, e all’attuale luna di miele seguirebbero rapidamente la disillusione e la rabbia di piazza.

NON ABBASSARE LA GUARDIA: IL POPULISMO AUTORITARIO È SEMPRE DIETRO L’ANGOLO

Respiriamo dunque di sollievo, ma non abbassiamo la guardia politica né la mobilitazione fra la gente neppure per un momento: dietro l’angolo (lo ricorda bene Giuseppe De Rita) c’è sempre il leader populista (quello che ben conosciamo, già ringalluzzito e con la bava alla bocca mentre straparla di “democrazia boccata”, oppure qualcuno di nuovo e più giovane) che aspetta con ansia il fallimento delle élites per proporre ad un Paese perennemente immaturo una scorciatoia autoritaria.

http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/430063/

UN GRANDE SOLLIEVO, MA ORA ATTENTI AL POPULISMO: LA POLITICA DEVE VIGILARE PIU’ CHE MAIultima modifica: 2011-11-17T13:30:00+01:00da sergiofrigo
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