TELEKOM SERBIA, CONDANNATO PER CALUNNIA IL VENTRILOQUO DI BERLUSCONI. MA BELPIETRO LO NASCONDE AI SUOI LETTORI

Marini.jpegNel baillamme politico di questi giorni rischia di passare sotto silenzio la notizia della condanna – giovedì a Roma – di Igor Marini a 10 anni di reclusione per il cosiddetto affare Telekom Serbia, per reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di documentazione falsa e contraffatta a diversi episodi di calunnia ai danni di Romano Prodi, all’epoca dei fatti premier, e di Piero Fassino, Francesco Rutelli, Donatella e Lamberto Dini (all’epoca inviso al centro-destra per aver guidato il governo del ribaltone), Walter Veltroni e Clemente Mastella.

FU L’AVVIO DELLA MACCHINA DEL FANGO: MA ORA GIORNALE E LIBERO TACCIONO LA NOTIZIA

E invece la vicenda è importante perché costituì uno dei primi episodi in cui la cosiddetta “macchina del fango” mediatica al servizio di Berlusconi provò a distruggere la reputazione degli avversari politici, riuscendo comunque a ingenerare nell’opinione pubblica il sospetto che anche a sinistra si prendevano tangenti e si derubava lo Stato. Da allora la delegittimazione sistematica degli avversari – da parte soprattutto delle televisioni Mediaset, del Giornale e di Libero – divenne pratica quotidiana. Anche questo è stato (ed è ancora) il Paese del Cavaliere. Peccato che i lettori del Giornale di tutto questo abbiano letto, ieri, solo un brevissimo cenno (17 righe su un colonnino nascosto a pagina 18, che vi allego come bell’esempio di completezza della notizia). Su Libero invece, diretto dallo stesso Belpietro che a suo tempo aveva orchestrato la campagna sul Giornale, nemmeno una riga. E poi insiste a definirsi giornalista e a pretende la solidarietà della categoria per igli attentati (fasulli) di cui sarebbe stato vittima…

PERCHÉ È PROVATO IL COINVOLGIMENTO DEL CAVALIERE

Non scrivo queste cose a vanvera: Igor Marini, che fu il prototipo rozzo e maldestro di Lavitola, con le sue accuse ai leader del centrosinistra fu protagonista, all’epoca, di 32 articoli consecutivi a titoli cubitali sulla prima pagina del Giornale. Berlusconi si intestò la campagna dichiarando che “La vicenda Telekom Serbia è tutta una tangente”. Per questi motivi Piero Fassino lo accusò di essere il mandante di Igor Marini e fu querelato per calunnia dal Cavaliere, che gli chiese un risarcimento di 15 milioni di euro. Fassino rinunciò all’immunità parlamentare per consentire lo svolgimento del processo, che si concluse con il suo proscioglimento. Quindi a termine di legge si può dire che Berlusconi fu il mandante delle false accuse di Igor Marini.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/10/caso-telekom-serbia-igor-marini-condannato-anni/169767/

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TELEKOM SERBIA, CONDANNATO PER CALUNNIA IL VENTRILOQUO DI BERLUSCONI. MA BELPIETRO LO NASCONDE AI SUOI LETTORIultima modifica: 2011-11-12T12:28:00+01:00da sergiofrigo
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