C’è un paese che ha fatto piazza pulita del suo vecchio padrone e del suo regime e ieri è andato in massa e con entusiasmo alle urne, ponendo le basi per il suo nuovo inizio. Non era l’Italia, purtroppo, era la Tunisia! Mai avrei pensato di invidiare i tunisini…
In un altro paese il partito populista xenofobo ha perso circa il 3% dei voti e sette deputati, e il suo vecchio leader razzista è stato pesantemente penalizzato dalle urne. Il suo leader ha il cognome che comincia per B, ma non si trattava di Bossi, né dell’Italia, ma di Christoph Blocher e della Svizzera.
In Italia il duo B&B si sostiene a vicenda nel tentativo di perpetuare a oltranza il proprio potere, senza assumersi la responsabilità di varare le misure di cui il paese ha assoluto bisogno. Siccome sanno che una larghissima maggioranza nel paese gli è contro, non consentono al popolo di esprimersi democraticamente.
L’UMILIAZIONE DI BRUXELLES E UN IMPEGNO PROIBITIVO
Ieri però gli altri capi europei hanno assegnato a Berlusconi (quello che ancora venerdì autoincensava la propria autorevolezza internazionale assiso sulle spalle di Scilipoti, e ieri è stato umiliato e ci ha fatto umiliare a Bruxelles) una pesantissima “lezione per casa”, ordinandogli (ordinandoci!) misure draconiane, e in tempi brevissimi, per sanare il debito e rilanciare l’economia: chissà se adesso prevarrà ancora, nella sua coalizione, la voglia di durare comunque, oppure se prevarrà la tentazione di lasciare ad altri la durissima incombenza.
GLI AVVERTIMENTI DELLA LEGA, NUOVI SCRICCHIOLII PER IL GOVERNO
Già le prese di posizione di stamattina della Lega sulle pensioni fanno pensare che per il governo si stia preparando una bufera di portata drammatica.