GIUSTINA DESTRO: PERCHE’ NON HO VOTATO LA FIDUCIA A BERLUSCONI. MEGLIO TARDI…

Mentre i parlamentari del centro-destra – a dispetto dei richiami alla responsabilità che arrivano loro da tutto il Paese – si stringono attorno a Berlusconi esultando come se avessero trovato la ricetta magica per uscire definitivamente dalla crisi, quattro di loro, all’ultimo momento, decidono di sfilarsi. Fra di loro anche l’ex sindaco di Padova Giustina Destro, che ha diffuso la dichiarazione che allego, per documentazione, e perchè possa essere letta in particolare dai suoi ormai ex (è già stata espulsa) compagni di partito.

LA DICHIARAZIONE

“Non ho nulla da chiedere e pertanto posso permettermi la libertà di offrire. Offro al mio Paese, in qualità di Deputato della Repubblica, di rappresentante del Popolo italiano, la mia totale responsabilità di una decisione maturata con consapevolezza e sofferenza. Non è questione di coraggio, è questione di lealtà.
Devo molto della mia esperienza politica al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma prima di tutto devo tutto al mio Paese. Prima di tutto viene la responsabilità verso i miei concittadini: Salus populi suprema lex.
Nei momenti della difficoltà estrema con la mia decisione vorrei dimostrare che tutto sommato chi a suo tempo mi ha scelta aveva guardato alle mie, per quante modeste, capacità e oso pensare che queste capacità includessero anche quella di manifestare un atteggiamento critico quando la dignità e la lealtà vera lo impongono. Questo rimane il mio termine di riferimento che è dato dalla mia coscienza alla quale devo innanzi tutto, e ad esclusione di tutti, rispondere.
Il grande pensiero liberale sa coniugare la libertà con la responsabilità. Oggi è il momento della responsabilità.
Ciascuno di noi può dire di sé tutto il bene possibile. Tra italiani possiamo scontrarci e delegittimarci reciprocamente nonostante i tanti e accorati e giusti messaggi del Presidente della Repubblica. Ma quando è un terzo che ci guarda con orrore – mi riferisco all’opinione pubblica internazionale – non possiamo prescinderne. Ed io non ne prescindo.
E’ il momento di uscire da equivoci e sotterfugi e di darsi disponibili per soluzioni concrete alle gravi crisi che attraversano l’Italia. Una di queste crisi, e che attiene soprattutto alla politica, è quella della reputazione, della preparazione e della credibilità delle classi dirigenti.
Cosa dobbiamo fare è già scritto: lo suggeriscono la BCE, la Banca d’Italia, le migliori menti delle nostre gloriose Università, la Chiesa, le tanti parti sociali del mondo del lavoro e dell’impresa, del volontariato, della cultura. Il problema è: come fare. Ebbene servono un nuovo stile, molta serietà e tanta ragionevolezza. Serve soprattutto coesione nazionale. Dobbiamo dare risposta su come intendiamo onorare un debito pubblico mostruoso che è in capo a tutti gli italiani, nessuno escluso. Comunque sia dal dopoguerra ad oggi tutti possono vedere che il debito pubblico è cresciuto soprattutto negli anni dei governi deboli. Oggi non possiamo più permetterci governi rissosi e deboli. E’ semplice.
Al nostro Paese servono concordia, coesione, coscienza collettiva positiva per poter puntare su competitività e solidarietà. Vanno salvaguardati i posti di lavoro, le imprese competitive, l’amministrazione pubblica efficiente, le giovani generazioni e va garantita una vita dignitosa a tutti. E nessuno va lasciato solo.”

On. Giustina Destro

GIUSTINA DESTRO: PERCHE’ NON HO VOTATO LA FIDUCIA A BERLUSCONI. MEGLIO TARDI…ultima modifica: 2011-10-14T20:02:52+02:00da sergiofrigo
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