Oggi compie novant’anni Andrea Zanzotto, anima mite, profonda, universale di questa terra.
Ecco alcuni dei suoi versi, alcune sue frasi.
COLLOQUIO
Ora il sereno è ritornato
le campane suonano per il vespero
ed io le ascolto con grande dolcezza.
Gli uccelli cantano festosi nel cielo perché?
Tra poco è primavera
i prati metteranno il suo manto verde,
ed io come un fiore appassito
guardo tutte queste meraviglie.
“Scritto su un muro in campagna”
Per il deluso autunno,
per gli scolorenti boschi
vado apparendo, per la calma
profusa, lungi dal lavoro
e dal sudato male.
Teneramente
sento la dalia e il crisantemo
fruttificanti ovunque sulle spalle
del muschio, sul palpito sommerso
d’acque deboli e dolci.
Improbabile esistere di ora in ora
allinea me e le siepi
all’ultimo tremore
della diletta luna,
vocali foglie emana
l’intimo lume della valle. E tu
in un marzo perpetuo le campane
dei Vesperi, la meraviglia
delle gemme e dei selvosi uccelli
del languore, nel ripido muro
nella strofe scalfita ansimando m’accenni;
nel muro aperto da piogge e da vermi
il fortunato marzo
mi spieghi tu con umili
lontanissimi errori, a me nel vivo
d’ottobre altrimenti annientato
ad altri affanni attento.
Sola sarai, calce sfinita e segno,
sola sarai fin che duri il letargo
o s’ecciti la vita.
Io come un fiore appassito
guardo tutte queste meraviglie
E marzo quasi verde quasi
meriggio acceso di domenica
marzo senza misteri
inebetì nel muro.
Da “Vocativo”
LA POESIA
La poesia è sempre più di attualità perché rappresenta il massimo della speranza, dell’anelito dell’uomo verso il mondo superiore.
Ho sentito la poesia crescere come il corpo, diventava qualcosa di intimamente attivo.
PAESAGGIRE
“Paesaggire”, capire ciò che ci circonda.
EPIGRAMMA
In questo progresso scorsoio
non so se vengo ingoiato
o se ingoio
Una risposta a I NOVANT’ANNI DI ANDREA ZANZOTTO. BUON COMPLEANNO, MAESTRO!