DIETRO LE QUINTE: GLI UOMINI E LE DONNE DELLA FESTA DEMOCRATICA

festa,democratica,pd,padova,organizzazione,volontariParte stasera a Padova la Festa Democratica, che… mi costringerà per un po’  ad allungare il tragitto che compio quotidianamente verso la stazione con la bicicletta, per raggiungere il lavoro. La Festa occupa infatti (con qualche mugugno degli antipatizzanti) l’area di via Sarpi chiusa da qualche mese al traffico automobilistico, dopo l’apertura della bretella attorno al cavalcavia, e destinata a futuro parco urbano.

 

UNA METAFORA DELLE CAPACITÀ DI GOVERNO DEL PD

festa,democratica,pd,padova,organizzazione,volontariProprio il fatto di passarci attorno, di vederci tante persone all’opera, di esserne direttamente sfiorato (stasera sono al dibattito con i leader dell’opposizione in Regione, a sinistra, con Antonino Pipitone, Laura Puppato, Antonio De Poli e Claudio Sinigaglia) festa,democratica,pd,padova,organizzazione,volontari, mi ha suscitato qualche domanda su cosa sta dietro a un evento che da sempre si propone come metafora e/o cartina di tornasole della capacità del partito (il Pci prima, il Pd adesso) di mobilitare le persone, di farle lavorare insieme concretamente fianco a fianco (al di là del loro ruolo pubblico o professionale, dei personalismi e degli scontri interni) e di saper fare buona amministrazione.

 

LA MOLTIPLICAZIONE DELLE FESTE

Una formula e un know how mutuato da altri gruppi politici e non solo (Lega, Cl, Sel etc), festa,democratica,pd,padova,organizzazione,volontarima che rimane un dato precipuo dell’azione politica del Pd. Basti pensare all’impegno messo dal partito per rilanciare questa kermesse (e le altre minori), dopo i tempi bui dell’”esilio” a Chiesanuova (sintono tangibile dell’irrilevanza politica di quegli anni): solo in provincia di Padova quest’anno se ne sono svolte 24 (sette in città), e questa provinciale ha addirittura triplicato gli spazi rispetto allo scorso anno. Sta poi crescendo la mobilitazione e l’interesse attorno alla contigua festa dei giovani democratici, intitolata Revolution: al di là degli aspetti politici c’è da dire che tutto questo rappresenta anche una buona palestra formativa, visto che sia Revolution che le feste cittadine minori sono tutte gestite da giovani fra i 20 e i 30 anni.

400 VOLONTARI MOBILITATI

festa,democratica,pd,padova,organizzazione,volontariEcco dunque i dati nudi e crudi dell’iniziativa. Per l’allestimento lavorano (ovviamente gratis) da 16 giorni circa 200 volontari, dal quindicenne Giuseppe Cesaro all’88enne Gino Landolfini. Per la gestione quotidiana ne saranno mobilitati un centinaio al giorno, per un totale di quasi 400 nei dodici giorni della Festa: una quarantina ogni sera lavoreranno nelle due cucine, una trentina nei sette bar (l’anno scorso erano solo tre), cinque alla porta, e poi c’è una schiera di elettricisti, idraulici, fonici, addetti alla sicurezza. Sono tutte persone che sacrificano volentieri il loro tempo libero per questo appuntamento.

Lo scorso anno le cucine hanno sfornato ogni sera in media circa 400 pasti, quest’anno la capacità è ulteriormente potenziata. Ci sono poi 25 espositori, con bancarelle, gazebo, libreria (e spazio bimbi).

E poi ci sono gli eventi, una settantina in tutto, soprattutto concerti (24) e dibattiti: oltre 200 gli ospiti coinvolti a diverso titolo.

Complessivamente lo scorso anno si sono sfiorate le 10mila presenze, con un incasso lordo di 88mila euro e un guadagno di poco più di 7mila: ma sul risultato influiscono tante cose, a partire dal tempo. Se piove si rischia infatti tranquillamente di andare in rosso. Dunque, auguri!

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DIETRO LE QUINTE: GLI UOMINI E LE DONNE DELLA FESTA DEMOCRATICAultima modifica: 2011-09-01T11:53:00+02:00da sergiofrigo
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