NORMA SALVA-FININVEST E MANCATA ABOLIZIONE DELLE PROVINCE: UN PREMIER INDECENTE E UNA CLASSE POLITICA IRRESPONSABILE

berlusconi.nano.jpgLe due vicende politiche che dominano oggi i giornali – la norme salva-Fininvest e la mancata abolizione delle Province (oltre al mancato taglio dei costi della politica nella Finanziaria) – sono emblematiche della mancanza di responsabilità della classe dirigente italiana, e un pessimo segnale per chi ha a cuore il rilancio – politico, economico, culturale, persino spirituale – del nostro paese.

È evidente a tutti che in questo momento noi tutti siamo chiamati a sacrifici e a sforzi collettivi immani per non affogare nella crisi, perché l’impoverimento complessivo non ci travolga e non diventi una tragedia sociale: lo spettro della Grecia ci è perennemente davanti agli occhi, e le nostre prospettive sono tutt’altro che rosee. Come minimo nei prossimi anni ci toccheranno tagli ai servizi pubblici ancora maggiori, e ancora maggiori prelievi ai nostri redditi. Per non parlare della totale mancanza di prospettive, soprattutto per i giovani, che questo comporta.

UN PREMIER AL DI SOTTO DI QUALSIASI DECENZA

Ebbene, in tutto questo cosa fa chi dovrebbe dare per primo l’esempio di rigore, sobrietà, consapevolezza, di senso del bene comune, l’unico valore capace di giustificare i sacrifici che ci sono richiesti? Alla chetichella, come un mariuolo qualsiasi, privo non solo di senso di responsabilità, ma di un minimo di dignità personale e persino di una qualche perizia criminale, si fa beccare mentre confeziona a suo uso e consumo una leggina per risparmiarsi un esborso di 750 milioni di euro, e cerca di farla passare approfittando della distrazione dei suoi sventurati e finora compiacenti compagni di merende. E non dico di più perché non trovo le parole per esprimere la mia indignazione per l’assoluta inadeguatezza mostrata da questo individuo – che non voglio neppure nominare – verso i compiti elevatissimi a cui è stato sciaguratamente chiamato, e anche il mio scoramento per quei 3 italiani su 10 che ancora insistono a dargli credito.

UN’OPPOSIZIONE CHE NON RIESCE A FARE LA PROPRIA PARTE

Purtroppo l’irresponsabilità però è contagiosa, e finisce per trasmettersi anche ad amici e avversari: è come nella vita domestica, se il capofamiglia dà per primo il cattivo esempio, perché il resto del nucleo familiare dovrebbe comportarsi meglio? Ecco dunque che in finanziaria i sacrifici vengono chiesti subito a tutti, ma dilazionati a tempo indefinito per i padroni del vapore. Ed ecco che alla prima occasione per fare con rigore la propria parte – col voto sull’abolizione delle Province – anche l’opposizione si squaglia, prigioniera di quel riflesso di auto-tutela che è il morbo neppure tanto oscuro che avvelena il nostro paese. Parlamentodorme.jpeg

 Io posso convenire che si trattava di una proposta demagogica, male articolata, destinata a creare forse qualche vuoto giurisdizionale, ma allora si fermava tutto e si trovava un accordo per una formulazione migliore, in tempi rapidi (ho visto le proposte del senatore Giaretta che non mi sembrano niente male in proposito): e invece il significato del voto parlamentare di ieri è stato emblematico e devastante: nel momento in cui è chiaro a tutti che c’è nel Paese un eccesso di intermediazione politica, che ci costa cifre che non ci possiamo permettere, nel momento in cui tutti siamo chiamati a lavorare di più, a guadagnare meno e a ridurre le spese, chi ha il compito di guidare i processi manda avanti gli altri e rifiuta di fare la propria parte.

ORA CON QUALE FACCIA CI CHIEDERANNO TAGLI E SACRIFICI?

Se le cose sta no così, perché i cittadini della val di Susa dovrebbero farsi carico dei disagi di un’opera, la Tav, che serve soprattutto al resto del paese? Perché i cittadini delle altre regioni dovrebbero accollarsi i rifiuti di Napoli? Perché tutti quanti dovremmo continuare a pagare le tasse, se i primi a concedersi sostanziosi sconti sono i vertici delle istituzioni? E soprattutto: in quale remoto paese vivono questi, per non rendersi conto di quali sono i messaggi che noi ci aspettiamo da loro? E con quale faccia vengono a chiedere prima i sacrifici e poi il consenso a noi cittadini?

Ecco le proposte di Paolo Giaretta: ma perchè il suo partito non si muove con più decisione su questo terreno? Forse perchè ha tante poltroncine da salvare?

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NORMA SALVA-FININVEST E MANCATA ABOLIZIONE DELLE PROVINCE: UN PREMIER INDECENTE E UNA CLASSE POLITICA IRRESPONSABILEultima modifica: 2011-07-06T10:14:00+02:00da sergiofrigo
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