CASO SANTORO: IL CONFLITTO D’INTERESSE DI BERLUSCONI CONTINUA A COLPIRE

Santorosolo.jpegNon conosco i motivi per cui Lucia Annunziata abbandona la Rai, né le ragioni vere per cui Michele Santoro non approda a La 7. Dell’ex conduttore di Annozero – che ha attribuito il fallimento delle sue trattative alla persistenza, nel sistema politico ed editoriale italiano, di un “conflitto d’interessi” che limita la libertà di espressione – tendo a pensare che abbia un’irresistibile tentazione a presentarsi come vittima per poi interpretare il ruolo che gli riesce meglio, quello del gladiatore della libera informazione; e inoltre che abbia a volte la tentazione di mescolare grandi ragioni ideologiche con più modeste questioni di mercato e di interesse personale.

MENTANA E LERNER: “INTERFERENZE ESTERNE INACCETTABILI”

Detto questo, il fatto che i due volti più rappresentativi de La 7, come Enrico Mentana e Gad Lerner, MentanaLerner.jpegsiano usciti allo scoperto con una dichiarazione così ruvida nei confronti del loro editore, nel quale parlano tra l’altro di “interferenze esterne, comunque inaccettabili”, e invitano a riprendere le trattative, dà molto da pensare. Qualche anno fa un autorevole dirigente di quella rete, che contava molto meno di adesso ma cercava un suo spazio nel panorama televisivo, mi raccontò che analoghe “interferenze esterne” non solo bloccarono lo sviluppo di quello che avrebbe voluto essere il terzo polo televisivo (già allora si parlava dell’arruolamento di Santoro, di Fazio, di Costanzo) ma soprattutto impedirono l’arrivo dei flussi pubblicitari che ne avrebbero reso più agevole la navigazione: “Nessun imprenditore ha il coraggio, o la voglia, di mettersi a fare concorrenza a Berlusconi”, fu il commento. E neppure di ammettere pubblicamente questa grave limitazione alla libertà d’impresa e alla libertà di espressione, aggiungo io.

LE INTERCETTAZIONI MOSTRANO IL CONTROLLO FERREO SULLA RAI

A questo si aggiunge il gravissimo capitolo delle interferenze sulla Rai, testimoniate plasticamente dalle intercettazioni pubblicate sul sito di Repubblica (consiglio caldamente l’ascolto): da esse si evince che Berlusconi – che al suo insediamento al Governo aveva promesso che nelle reti pubbliche sue concorrenti per correttezza non avrebbe spostato neppure un vaso di fiori – in realtà aveva allestito una task force per condizionare la messa in onda delle trasmissioni della concorrenza, gestire le informazioni a vantaggio della sua parte politica, condizionare il giudizio degli spettatori con operazioni di disinformazione degne del Kgb. Che cos’è, in effetti, la sua fida segretaria Deborah nominata Direttore marketing della Rai, se non un’”infiltrata” nelle linee nemiche, una spia al soldo della concorrenza? (per quegli episodi è stata “punita” con l’elezione in Parlamento e l’incarico di Segretario della Delegazione parlamentare presso l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa e Presidente del “Centro Nord – Sud” del Consiglio d’Europa).

E BRUNO VESPA DISSE: “PERFETTO!”

E che dire dei dirigenti Rai che accettano tutto, o di grandi giornalisti come Bruno Vespa, che quando gli comunicano che per ordini dall’alto non potrà fornire gli attesissimi dati elettorali, già disponibili, non trova di meglio che rispondere “perfetto!”? Sembra di sentire i tacchi delle sue scarpe che battono sull’attenti.

Con tutto questo, è eccessivo pensare che sia ancora in atto un persistente, pesantissimo, inaccettabile attacco alla libertà di informazione (e quindi alla libera formazione dei convincimenti politici dei cittadini), e che i ricorrenti lamenti del Cavaliere sui media “tutti contro di me” siano solo delle miserevoli bufale?

Ecco dunque le famose intercettazioni. 

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CASO SANTORO: IL CONFLITTO D’INTERESSE DI BERLUSCONI CONTINUA A COLPIREultima modifica: 2011-07-01T10:45:45+02:00da sergiofrigo
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