TELEVISIONE: IL PROGRAMMA NON CI PIACE? NOI CAMBIAMO CANALE, LORO LO CANCELLANO DAL PALINSESTO

televisione,canone,rai,fazio,dandini,gabanelli,programmi,castelli,santoro,travaglioQuando voi e io vediamo in televisione un servizio, una faccia o un programma che non ci piace, cosa facciamo? Cambiamo canale o spegniamo la tele, no? televisione,canone,rai,fazio,dandini,gabanelli,programmi,castelli,santoro,travaglio

I nostri governanti invece cosa fanno? Decidono di cancellare il programma tout court: è quanto è accaduto con Annozero, mentre invece per Fazio, Gabanelli, Dandini & c. si pensa a misure più soft atte a “sterilizzarli”: non si confermano i collaboratori, si cambiano gli orari, si prova a condizionare i conduttori nella scelta degli ospiti, e così via. Se trasferissimo questa logica sul piano commerciale, come proclamano ai quattro venti di voler fare, è come se al supermercato da un giorno all’altro si eliminasse un prodotto che funziona (perché non c’è dubbio che i signori citati sono tutti degli ottimi professionisti, e i loro programmi funzionano egregiamente) oppure cominciassero a cambiargli gli ingredienti, la confezione, la collocazione. Allo scopo di vendere di più? O allo scopo contrario?

VORREBBERO IMPORCI IL “PROGRAMMA UNICO”, DIRETTORE MINZOLINI

Vi risulta che si ipotizzino iniziative del genere per un prodotto che funziona male, in termini di prestigio e di “vendite”, come è il Tg1 dell’ineffabile Minzolini, richiamato e multato dalle autorità perché palesemente adulterato? Tutt’altro, naturalmente! Anzi, questo è il “programma unico” che vorrebbero imporre a tutti gli spettatori, alla faccia delle loro preferenze e anche del pluralismo informativo.

Ecco dunque la liberalità della maggioranza, e anche il loro rispetto delle volontà e dei desideri degli spettatori. Si ricordano che noi utenti siamo insieme i padroni e i clienti della Rai – e in quanto tali legittimati a scegliere e decidere – solo quando c’è da pagare il canone.

E poi si stupiscono della migrazione in massa degli spettatori su La 7 o su Sky!

 

A proposito: in un’intervista al Giornale, nel settembre del 2009, il viceministro  Roberto Castelli raccontava che “negli anni Novanta” non pagava il canone del servizio pubblico radiotelevisivo perché “ci rovesciavano addosso tonnellate di falsità». Altro che “io pago il canone”!

 

TELEVISIONE: IL PROGRAMMA NON CI PIACE? NOI CAMBIAMO CANALE, LORO LO CANCELLANO DAL PALINSESTOultima modifica: 2011-06-16T02:32:00+02:00da sergiofrigo
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