VENDOLA A MILANO, UN DISCORSO STONATO: LASCI FARE IL SINDACO A PISAPIA

VendolaPisap.jpegNon cominciamo subito a farci del male: chi mi legge sa che apprezzo Nichi Vendola, lo considero una grande risorsa per tutta la sinistra, con la sua passione, la capacità di trasmettere emozioni, anche la radicalità intelligente.

Ebbene, non per fare il guastafeste, ma non mi è piaciuto per niente quello che ho sentito del suo discorso di stasera a Milano: capisco l’entusiasmo, ma mi è sembrato voler mettere il cappello sulla vittoria, marchiare subito l’appartenenza di Pisapia, cedendo quindi a un riflesso automatico della vecchia politica, che contraddice quanto di nuovo ha espresso quella candidatura e il modello di confronto incarnato dal nuovo sindaco. Non credo che neppure a Pisapia abbia fatto tanto piacere, considerata la sua insistenza nel voler essere “solo” il sindaco di Milano (“di tutta Milano”) e nel tenersi lontano dalla politica nazionale.

I temi sollevati con veemenza da Vendola, poi (moschea, nomadi, immigrati), sono quelli più delicati, sui quali è opportuno lasciar fare a  Pisapia, che ha mostrato saggezza e realismo, senza cedere alla tentazione di “fargliela vedere alla Lega”: anche perché le paure dei ceti più deboli sono reali, ancorchè strumentalizzate dal Carroccio, e non si superano con roboanti proclami di principio, ma con l’ascolto quotidiano della gente e una bella dose di pragmatismo. Lo stesso pragmatismo che Vendola mostra di avere nel suo lavoro di governatore della Puglia, senza bisogno che qualcuno da Roma o da Milano vada a Bari a dirgli cosa deve fare.

VENDOLA A MILANO, UN DISCORSO STONATO: LASCI FARE IL SINDACO A PISAPIAultima modifica: 2011-05-31T03:11:32+02:00da sergiofrigo
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