CONFLITTO CON LA LIBIA, LA FARSA DEI RAID A TERMINE. MA LE QUESTIONI POSTE DALLA LEGA SONO REALI

Gheddafi.jpgÈ evidente a tutti il ridicolo della nozione di “bombardamenti a termine” su cui si è cementata la maggioranza nella votazione parlamentare odierna. Tipo: “Bombarderemo fino alle 22 del 13 agosto…” “E dopo”. “Amici come prima”. Suvvia!

Che poi Bossi spacci questo risultato come una grande conquista della Lega va persino oltre i limiti della propaganda e sfiora la presa in giro del popolo padano. Ma qualcuno che lo prenderà sul serio lo troverà ancora, c’è da giurarci.

Come invece il ministro degli esteri Frattini spiegherà tutto questo, oggi, nel suo incontro con Hillary Clinton, è un mistero che resterà insondato.

 

UNA CAMPAGNA MILITARE DAGLI OBIETTIVI OSCURI

Detto questo bisogna anche dire che le condizioni fatte inserire dal Carroccio nella mozione della maggioranza (tempi del conflitto, uso delle truppe di terra, finanziamenti delle operazioni etc.) individuano alcuni gravi nodi irrisolti della confusa campagna di Libia, su cui anche la sinistra avrebbe dovuto dire qualcosa di più.

Prendiamo ad esempio proprio la questione della durata delle operazioni belliche: fino a quando si prolungheranno? Fissare dei termini a priori è – come detto – ridicolo, ma porre la domanda sul quando potremo dire che il “lavoro” sarà finito, perché avremo raggiunto gli obiettivi prefissati, è assolutamente legittimo. E purtroppo la risposta non appare ora altrettanto netta, per il semplice motivo che proprio questi obiettivi sono assolutamente confusi: la rimozione di Gheddafi o la stabilizzazione della Libia? E in quali termini, eventualmente? Anche cristallizzando la divisione in due del paese?

UNA GUERRA CHE POTREBBE DURARE ALL’INFINITO

In mancanza di chiarezza su questo punto il conflitto potrebbe dunque continuare all’infinito: perché le guerre finiscano bisogna infatti che una delle due parti accetti di dichiararsi sconfitta, oppure che si creino gli spazi per un compromesso: ma poiché Gheddafi rimane saldamente in sella a Tripoli, non paiono esserci attualmente ancora le condizioni per nessuna di queste eventualità. E intanto il Raiss ha buon gioco a minacciare di sganciarci contro la “bomba” dei rifugiati e a fare gioco di sponda con la politica italiana.

Una cosa possiamo dire: siamo nel deserto, ma la parte della volpe se l’è accaparrata Gheddafi

CONFLITTO CON LA LIBIA, LA FARSA DEI RAID A TERMINE. MA LE QUESTIONI POSTE DALLA LEGA SONO REALIultima modifica: 2011-05-05T01:22:40+02:00da sergiofrigo
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