TORINO TRICOLORE, LE FORCHE CAUDINE DEL PRESIDENTE COTA

Torino.jpegQuest’anno ho festeggiato il Primo Maggio dalla capitale italiana del lavoro, Torino. E nelle piazze affollate di giovani, che si affacciano sul Po in una bellissima giornata primaverile, si respira davvero aria di festa, anche se poco lontano sono state bruciate dagli antagonisti alcune bandiere della Cisl, e qui le prospettive dell’auto – e con esse quelli di migliaia di lavoratori – sembrano sempre più incerte.

Non l’avevo praticamente mai visitata, e quest’anno mi sembra un doveroso omaggio alla prima capitale, quella che più si è spesa per fare l’Italia, e certo meglio conserva la memoria del Risorgimento, che qui è storia di casa, prima ancora che epopea nazionale. Da questo punto di vista certo Torino non delude: tricolori ovunque, anche sette, ottotricolori.jpeg per condominio, lungo le strade, sui ponti, e dove non ci sono bandiere ci sono panni stesi ai balconi – verdi, bianchi e rossi – oppure vasi di fiori con gli stessi colori, e poi coccarde in ogni negozio, mostre, centinaia di cartelloni che richiamano le battaglie del Risorgimento e i protagonisti piemontesi… Qui si tocca con mano che diventare italiani – 150 anni fa – non fu un caso, ma una scelta consapevole, che passò dalle élites alle masse, e che ancora oggi ha la sua ragion d’essere.

Certo, stride in tutto questo che la Regione sia stata conquistata da un presidente leghista, ma poi mi sorprendo a sorridere pensando a come dev’essere dura per Cota passare ogni giorno sotto tutte queste forche caudine tricolori per andare al lavoro.

UN “ALTRO” MODO DI ESSERE ITALIANI: IL CASO TOSI

Però poi mi domando se, in qualche modo, anche essere leghisti non sia uno dei modi possibili di essere italiani, in questi tempi contraddittori e confusi. Le prese di posizione di un dirigente molto in vista del Carroccio, anche se inviso al Senatur, come Flavio Tosi, lascerebbero supporre di si…

Vedremo quanto avanti il sindaco di Verona (che è anche molto legato a Maroni, non dimentichiamolo) potrà spingere i suoi distinguo dalla vulgata padana. Sempre che non sia una tattica in vista di futuri riposizionamenti negli assetti di potere nel centro-destra, quando la Lega (eventualmente) mollerà Berlusconi, e/o il Senatur dovrà suo malgrado mollare la Lega…

 

TORINO TRICOLORE, LE FORCHE CAUDINE DEL PRESIDENTE COTAultima modifica: 2011-05-02T10:11:59+02:00da sergiofrigo
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