MILLE GIORNI, E NON PIU’ MILLE

 

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Voi che avete anni e anni dietro le spalle,

e anni e anni davanti,

non potete immaginare

quanto volano in fretta

mille poveri giorni.

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Cominciavo appena a calciare

una palla di stracci

assieme agli amici

nelle strade di Asmara,

cominciavo appena a distinguere

suoni, odori, colori,

il cibo dall’amore,

la tristezza e il sorriso,

a riconoscere nel volto

di papà e mamma

la rabbia e la paura,

la speranza e l’attesa.

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Poi è stato un lungo viaggio,

e caldo, freddo, sete, fame,

e poi ancora un’acqua immensa,

gelida, scura, cattiva,

e poi grida, e vomito, e terrore.

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Voi che avete terra solida

sotto i piedi,

e acqua tiepida e gentile

nelle vostre case,

non potete sapere

quanto sia fredda e crudele,

quella che vi strappa

dalle braccia della mamma,

vi trascina via, vi entra dentro,

vi sommerge e vi inghiotte.

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Poi si è fatto buio e silenzio

mentre una domanda

si affacciava crudele alla mente:

Tutta qui la mia vita?

 

Sergio Frigo

MILLE GIORNI, E NON PIU’ MILLEultima modifica: 2011-04-07T02:37:00+02:00da sergiofrigo
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