PROMEMORIA PER DOMENICA, PERCHE’ SIA UNA MANIFESTAZIONE DI POPOLO E NON DI PARTE

donne.jpgCare amiche che siete mobilitate per le manifestazioni di domenica, posso esprimere, accanto alla mia solidarietà e alla mia piena adesione, qualche consiglio non richiesto? Sapete, noi maschi siamo fatti così, vogliamo sempre metterci la pezza, per poi poter dire che solo grazie a noi le cose sono riuscite bene…

Dunque, io vorrei una manifestazione senza bandiere e senza slogan di parte: solo uno straccio bianco, e qualche cartellone con la scritta gigante “Dimettiti”: sapete, vorrei portare con me degli amici di destra non berlusconiani (ebbene sì, ci sono), e mi spiacerebbe che si sentissero a disagio. Se ne avete qualcuno, portatelo anche voi, e siate accoglienti.

Poi vorrei che a parlare non fossero sempre i soliti noti (ma neppure le solite note): che a dire la loro rabbia e la loro delusione siano le donne normali, le impiegate, le infermiere, le casalinghe; che parlino le bambine e le nonne, quelle che fino a ieri si commuovevano a vedere Berlusconi: solo allora Lui capirà che l’aria è girata. Le attrici, le cantanti, le scrittrici (e naturalmente i giornalisti e gli intellettuali) hanno fatto la loro parte, ma ora rientrino nei ranghi: non vorrei rivedere in tv un’altra volta Milva la rossa che insulta col suo birignao chi si ostina a votare Berlusconi.

Vorrei poi che ci ricordassimo tutti (ma voi lo sapete già, lo so) che non saremo in piazza per rafforzare le convinzioni di chi è già convinto, ma per instillare qualche dubbio nella testa degli altri: ad esempio far comprendere loro che NOI SIAMO IL POPOLO, e non una modesta massa di comunisti che vogliono abolire la proprietà privata, o una masnada di ricchi snob, femministe arrabbiate e aspiranti pedofili che vogliono sovvertire le istituzioni e rovesciare i valori su cui si è basata per secoli la vita sociale.

E poi dovremmo riuscire a far comprendere a chi si ostina a pensare “O Berlusconi o morte” che nessuno vuole mettere in discussione il diritto del centro-destra di governare, ma si pretende che i suoi elettori scelgano un Capo accettabile anche al resto degli italiani, non uno che divide a metà il paese, come ammette Fedele Confalonieri, e che ci fa vergognare all’estero, si fa solo i propri interessi e dà il cattivo esempio ai giovani. È il minimo, mi pare no?, per rappresentare degnamente un paese.

Statene certi, le manifestazioni di domenica saranno un successo, ma non saranno certo sufficienti per schiodarlo dalla poltrona: bisognerà farne altre e altre, e dovranno essere sempre più vaste, serene e determinate, il meno possibile partitiche e il più possibile politiche.

E proprio per evitare di parlarci addosso, di attribuire agli altri tutte le colpe e di sgravarci dalle responsabilità, nel manifestare dovremmo sempre ricordare l’amico Giorgio Gaber: “Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me”. Solo così riusciremo a sconfiggerlo, e a migliorare noi, e insieme l’intero Paese.

Sergio Frigo

 

PROMEMORIA PER DOMENICA, PERCHE’ SIA UNA MANIFESTAZIONE DI POPOLO E NON DI PARTEultima modifica: 2011-02-10T02:35:00+01:00da sergiofrigo
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