QUANDO L’UOMO NON ACCETTA IL DECLINO SESSUALE: di chi parla la sessuologa Alessandra Graziottin?

berlusdonne2.jpegManca solo il nome, ma l’identikit è perfetto: qualcuno lo fa leggere a Silvio Berlusconi? E guardate che la Graziottin per quanto ne so è tutto meno che di sinistra…

 

 

 

 

PASSIONI E SOLITUDINI

Quando l’uomo non accetta il declino sessuale

di Alessandra Graziottin

Saper invecchiare – anche sessualmente – è un’arte. Presenta rischi ed esiti nettamente diversi tra maschi e femmine. Per le donne, la regola generale, con rare eccezioni, è una sola: una progressiva caduta del desiderio sessuale, già a partire dai cinquant’anni, in coincidenza con l’esaurirsi della fertilità biologica naturale. Dopo i 65 anni, il 79% delle donne non ha più desiderio. Restano invariati, e anzi accresciuti, la capacità di amore, di tenerezza, di dolcezza, di sollecitudine verso figli e nipoti, ma anche verso il marito, se il matrimonio è stato sereno.

Molto diverso è il percorso dell’uomo, sessualmente molto vivace e tendenzialmente promiscuo fin dalla giovinezza. La differenza tra uomini e donne nella temperatura erotica tende poi ad aumentare con l’età. Soprattutto, come si diceva, per una questione ormonale: mentre la donna ha la drastica e rapida caduta ormonale della menopausa, che priva il fuoco del desiderio e della passione del carburante biologico più potente, l’uomo continua ad avere buoni livelli di testosterone e ad essere potenzialmente fertile ben oltre i 60 anni. Dai vent’anni in poi, la perdita annua di testosterone è infatti intorno all’1-1,6%, tale quindi da lasciare ampio spazio alla voglia di vivere passioni ed entusiasmi carnali. Altri nemici insidiano tuttavia il desiderio maschile di mantenere una vita sessuale accesa e vibrante. Stili di vita sbagliati, fumo in testa, ma anche alcool, alimentazione eccessiva, stress biopsichico persistente, carenza di sonno possono minare le basi biologiche della risposta sessuale. Basi lese anche da malattie specifiche, come il diabete e l’ipertensione. A tutto può dare il colpo di grazia l’essere stati operati di cancro alla prostata, soprattutto se il “nerve sparing”, il salvataggio dei nervi che governano l’erezione, non è stato adeguato o non era oncologicamente possibile. Certo, le cure ci sono, anche se non sempre del tutto efficaci e soddisfacenti. Il testosterone può aiutare coloro cui la biologia ha dato una frenata superiore alla media.

Quale che sia la causa di una prestazione fisica inadeguata, l’uomo che vuole sentirsi ancora sessualmente maschio si trova di fronte ad una frattura pesante tra realtà del corpo e desiderio mentale. Desiderio che può essere esasperato dal senso di onnipotenza che gli deriva da status, ruolo e denaro, e reso più urgente dal senso più o meno consapevole della vita che fugge. Ed ecco che il desiderio, demone potente, se non può esprimersi nei modi più antichi e sani, prende altre forme. Può diventare ossessione, trasgressione, esasperazione, coazione a ripetere cercando nella esaltazione del gioco della seduzione (spesso comprata) e nella promiscuità con corpi sempre nuovi quel trionfo di sé e quell’appagamento che non trova nella limpida felicità del corpo. O può diventare bisogno di confermare una mascolinità ferita con una recita di onnipotenza orgiastica. Che sarà anche divertente, per lo scintillìo dei corpi e l’eccitazione della novità, ma diventa pericolosa per sé e per gli altri quando il privato dilaga nel pubblico, quando il bisogno di trasgressione fa superare la misura, quando l’eccesso diventa autodistruttivo. Ed ecco che quando il gioco segreto del potere e delle connivenze, della prostituzione e del molto denaro con cui si comprano corpi e silenzi diventa evidente, l’uomo resta nudo. Nudo di energia (divorata dal bisogno di difendersi) quando la volgarità di rivelazioni più o meno strumentali mostra la violenza degli interessi economici, maschili e femminili, che animano il mercato dei corpi. Nudo di credibilità, di dignità, di rispetto, di autorevolezza, rischiando di giocarsi nell’autunno della vita buona parte del credito prima costruito. Ed ecco il rischio concretissimo che la ricerca del piacere sessuale a tutti i costi possa diventare una bomba pericolosa per tutto il bilancio di una vita. Saper invecchiare sessualmente sembra essere più difficile per l’uomo, oggi, se non ha un’etica forte. Per l’esasperazione della ricerca del piacere a tutti i costi, per la deriva delle norme in corso, per la prostituzione selvaggia che è ormai un hobby trasversale, per il cinismo imperante che per troppi è diventato una virtù.

 

Il Gazzettino, 7 febbraio

QUANDO L’UOMO NON ACCETTA IL DECLINO SESSUALE: di chi parla la sessuologa Alessandra Graziottin?ultima modifica: 2011-02-09T02:50:00+01:00da sergiofrigo
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