PICCOLI BULLI CRESCONO: OGGI È LA GENTILEZZA A ESSERE RIVOUZIONARIA

Squalo.jpgA proposito della vicenda capitata a Ivan sul treno Mestre-Padova: la novità di questi anni è che il giovane bullo raccoglie intorno, invece che fermi rimproveri come una volta, anche un diffuso consenso, a partire dai genitori e dagli educatori, che dovrebbero invece contenerlo e correggerlo. Basta vedere la fortuna mediatica di personaggi che a me sembrano psicologicamente border line, come Fabrizio Corona, e per altri versi persino Vittorio Sgarbi.

Prima di ragionare sulla vicenda, un rilievo a Ivan sulla sua reazione, che è sintomatica di un atteggiamento molto diffuso a sinistra: con i riferimenti ai ministri Brunetta e Gelmini egli ha chiamato a supporto della sua versione la politica, che però è quanto di più impopolare ci sia in giro di questi tempi. Meglio avrebbe fatto, a mio parere, a portare le maestre sul personale, costringendole a identificare l’anziano magari nel loro padre, oppure a rispecchiarvi se stesse fra qualche decennio… Forse il loro atteggiamento nei confronti del piccolo bullo sarebbe stato un po’ meno divertito.

CATTIVA MAESTRA TELEVISIONE

Per capire perché il fenomeno dilaga bisognerebbe cominciare a seguire i cartoni trasmessi dalle televisioni, a cui sono esposti i bambini per varie ore della giornata: c’è da rimanere agghiacciati per il livello di autoaffermazione individuale che contengono e trasmettono: i protagonisti sono spesso individui solitari che si disfano dei concorrenti-nemici a forza di sganassoni veri o virtuali, o che battono squadroni di avversari sportivi numerosi e agguerriti. E quando tocca ai bambini di oggi cimentarsi in qualche disciplina, a sostenerli dagli spalti ci sono papà e mamme che gridano cose irripetibili contro i contendenti e li incitano a vincere e a schiacciare gli avversari. Questo è per loro il modello vincente in questi anni, che poi si riversa in tutti gli ambiti, per arrivare naturalmente alla sfera della politica: concepire la vita diversamente – lasciando spazio anche all’esperienza della sconfitta, o all’incontro solidale con gli altri – vorrebbe dire essere percepiti come degli sfigati dal gruppo di riferimento: ci vogliono molta forza e molto coraggio, a quindici-vent’anni, per reggere una situazione del genere.

…E CATTIVA COSCIENZA DI NOI EX RIBELLI

Credo che in tutto questo c’entri anche la cattiva coscienza di noi genitori con un passato più o meno ribelle alle spalle, e un presente incerto fra complicità, protezione e repressione degli eccessi dei nostri figli, bene espressa da Michele Serra nell’Amaca del 25 novembre.

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LA PERFIDA RIVINCITA DEL “BUONISMO”

Gentilezza.jpgEbbene, io credo fermamente che oggi – nell’era del cattivismo imperante che non concepisce gentilezza e bontà, liquidandole come buonismo deteriore – essere rivoluzionari significhi (anche) tornare alle vecchie regole della cortesia, all’accoglienza delle persone, alla condivisione e alla compassione. E insegnarlo ai nostri figli…

E se non la pensate come me siete proprio degli str…, e vi faccio un c… così…

michela

 

 

 

 

PICCOLI BULLI CRESCONO: OGGI È LA GENTILEZZA A ESSERE RIVOUZIONARIAultima modifica: 2010-12-13T02:10:58+01:00da sergiofrigo
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