BERLUSCONI, ADDIO ALLA POLITICA IN CAMBIO DI UN SALVACONDOTTO GIUDIZIARIO

Berlusco2.jpegNe avevo parlato qui, qualche giorno fa (post dell’1/11) , con una certa reticenza (ne provo io stesso vergogna) ma con altrettanto pragmatismo, mi pare: per il bene del Paese, che rischia di essere trascinato in una guerriglia senza fine in uno dei passaggi più delicati per la sua unità, la sua economia, la sua tenuta morale, Berlusconi si impegna a lasciare la politica in cambio di un colpo di spugna sui suoi guai giudiziari passati. E’ chiaro che uno dei motivi per cui il Cavaliere non farebbe mai un passo indietro, anche se sta diventando un enorme problema per tutti (Lega compresa), è il timore dei processi che lo aspettano appena fuori da Palazzo Chigi; ed è altrettanto chiaro che per evitare questa evenienza sarebbe disposto a tutto. Si legga cosa sta accadendo in questi giorni nel suo viaggio in Corea.

60371girata.asp

Ora sento che con molta discrezione in diversi ambienti – di maggioranza, di opposizione e fuori della politica – si sta studiando un pacchetto che possa evitargli un accanimento fuori misura, come la possibile reintroduzione della immunità parlamentare, ovvero forme “aggiornate” di prescrizione, in vista di una sua auspicabile uscita di scena.  Bruno Tabacci lo spiega così: «Questo è un Paese crudele, che per mondarsi delle proprie colpe, una volta che Berlusconi è caduto, è capace di accusarlo di nefandezze inaudite. Certo, si può ragionare su una uscita senza vendette, ma dopo che lui abbia abbandonato il campo. Senza equivoci».

Obtorto collo, ma approvo.

BERLUSCONI, ADDIO ALLA POLITICA IN CAMBIO DI UN SALVACONDOTTO GIUDIZIARIOultima modifica: 2010-11-12T11:42:00+01:00da sergiofrigo
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in politica e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.

2 risposte a BERLUSCONI, ADDIO ALLA POLITICA IN CAMBIO DI UN SALVACONDOTTO GIUDIZIARIO

I commenti sono chiusi.