BERLUSCONI: “DOPO DI ME IL DILUVIO…” SERVITO! I POLITICI TRA SFIGHE E RESPONSABILITA’

Napoleone diceva di preferire generali fortunati a quelli bravi. Questa cosa mi è venuta in mente ripetutamente in questi anni, e soprattutto nelle ultime settimane, a proposito del nostro presidente del Consiglio: che quanto a ricchezza non ha eguali, ma anche quanto a sfiga non scherza…

allagamenti.jpgOra pare che gli stia cadendo addosso di tutto, e non mi riferisco solo alla questione delle escort e alle inchieste giudiziarie: abbiamo la guerra per i rifiuti (che a suo dire a questo punto dovevano essere stati tutti trasformati in “arbre magique”), la rivolta dei pastori sardi e le altre innumerevoli proteste in giro per il paese, la crisi economica che continua a mordere… Ma nel passato si è beccato pure l’11 settembre (era appena insediato) e la guerra in Iraq, il terremoto dell’Aquila e l’alluvione di Messina… e siamo stati pure eliminati ingloriosamente dai Mondiali di calcio, dopo averli vinti durante la presidenza Prodi…

Il suo problema, poi, è che di suo ci mette un surplus di autostima, una così totale assenza del senso del limite (e del ridicolo) che le cadute risultano ancora più fragorose. Nei giorni scorsi ad esempio gli è scappato detto “dopo di me il diluvio”, Allagamenti2.jpged eccoci serviti: “Prima il Veneto”, come dice il nostro governatore Zaia (copyright Sebastiano Rizzardi).

A questo proposito però mi viene una considerazione forse scontata: non si può dire “piove, governo ladro”, perché gli eventi atmosferici non sono prevedibili e non avvengono per colpa di qualcuno. Le loro conseguenze sì, però! Mi spiego: chi ha la responsabilità di gestire il Paese non può limitarsi a farsi vedere in mezzo ai terremotati e agli sfollati, e piangere con loro dopo che sono successe le catastrofi, quando non ha fatto quanto doveva per limitarne i danni, ad esempio approvando rigorose norme antisismiche e facendole rispettare, promuovendo l’assestamento delle aree a rischio idro-geologico, mettendo in sicurezza i corsi d’acqua, facendo insomma la benedetta manutenzione, che sarà poco glamour ma evita tanti danni futuri.

E invece queste spese si tagliano allegramente, e ci si dedica invece a progettare opere faraoniche, come il ponte di Messina, e si continua a costruire, asfaltare, cementare, quando è chiaro anche ai sassi che proprio la riduzione degli spazi verdi è la causa principale delle inondazioni: le sempre più vaste aree asfaltate incanalano tutta l’acqua che cade (e che prima veniva assorbita dal terreno) verso tombinature e canalette, e da qui rapidissimamente defluisce verso i canali e i fiumi, che si riempiono in tempi drasticamente più brevi rispetto al passato, e poi esondano.

Dovremmo pensare anche a questo, noi cittadini, quando facciamo le nostre scelte, sia quelle elettorali, sia quelle banalmente quotidiane, come asfaltare un cortile o ampliare una casa.

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A proposito: grazie a coloro che in queste ore si sono prodigati per assicurare informazioni e assistenza ai cittadini delle zone colpite, e agli amministratori che mi sono sembrati presenti e partecipi (le immagini e il video sono presi in prestito dal profilo del sindaco e di altri assessori)

 

BERLUSCONI: “DOPO DI ME IL DILUVIO…” SERVITO! I POLITICI TRA SFIGHE E RESPONSABILITA’ultima modifica: 2010-11-02T11:47:00+01:00da sergiofrigo
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