LA CARITAS DI FOLIGNO: “TROPPI POVERI, PRIMA I RESIDENTI”

Notizie che non si vorrebbe leggere, segno però di un problema reale. Come la mettiamo? La metto di proposito a seguito di quella sulla cena “abracciaperte” di Padova.

FOLIGNO (PG) Cede anche l’ultimo baluardo dei poveri. A Foligno i sacerdoti che gestiscono la mensa della Caritas sono infatti costretti a selezionare i bisognosi. Alla struttura, a causa di un numero troppo elevato di richieste di aiuto, potranno accedere prima i residenti dei comuni della Diocesi locale. La decisione, stando ai religiosi, è stata presa dopo le ultime intemperanze di alcuni ospiti e per una maggior gestibilità della struttura. 

La mensa eroga ogni giorno circa sessanta pasti, ma la domanda è molto più elevata e i volontari non riescono più ad accontentare tutti. Lungi dal voler discriminare qualcuno, la Caritas ha dovuto dunque definire un criterio di priorità: la residenza. Per la distribuzione degli aiuti d’ora in avanti avranno quindi la precedenza gli autoctoni.

“L’intenzione è quella di offrire un nuovo tipo di accoglienza, a progetto, che prevede la presa in carico per un periodo che va da uno a sei mesi, di un certo numero di poveri segnalati dai servizi sociali del comune”, ha spiegato al quotidiano “La Stampa” il diacono permanente Mauro Masciotti, direttore della Caritas di Foligno. Gli altri bisognosi, secondo le nuove regole, potranno invece rimanere soltanto per due giorni e ripresentarsi dopo sei mesi.

Una decisione che ha suscitato già diverse polemiche. Il criterio di selezione degli aiuti, sostengono i più critici, dovrebbe essere in base al bisogno e non alla provenienza. Ma i posti disponibili a Foligno sono pochi e gestire la situazione era diventato ormai impossibile. “Abbiamo solo 14 posti letto – ha puntualizzato il direttore della struttura – e non possiamo far fronte alle tante, troppe richieste”.

“Il punto è che la povertà è cambiata – ha precisato Masciotti -. Non ci sono più solo i clochard di una volta, ma a bussare alla nostra porta si presentano anziani in fuga dalla solitudine, madri maltrattate, uomini senza più un lavoro, donne preda dalla febbre del gioco, quelli che non hanno più una casa dove dormire”. Aggiungere un posto a tavola, dunque, non serve più. Per rispondere alle numerose richieste ci vuole ben altro.

“I poveri, a prescindere dalla loro residenza, non verranno lasciati soli – ha concluso il direttore della Caritas di Foligno -. La rete diocesana di tutta Italia permette di offrire sostegno ai bisognosi anche attraverso il dirottamento in altri luoghi di accoglienza”.

LA CARITAS DI FOLIGNO: “TROPPI POVERI, PRIMA I RESIDENTI”ultima modifica: 2010-09-14T15:35:00+02:00da sergiofrigo
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