IL “MODELLO MARCHIONNE” SI ESTENDE, E I LAVORATORI LITIGANO TRA LORO

Come previsto il “modello Marchionne” fa scuola, e si moltiplicano le aziende intenzionate a disdire i contratti nazionali in atto e a imporre ai propri dipendenti accordi nuovi e meno onerosi (per le aziende stesse). (Per la verità è già accaduto alla Opel, in Germania, oppure alla Chrysler in America, e in migliaia di altre imprese in tutto il mondo)

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Le condizioni di lavoro tendono a omologarsi come nei vasi comunicanti, ma la tendenza funziona molto più velocemente al ribasso: cioè è più facile che le nostre condizioni di lavoro tendano ad assomigliare a quelle della Serbia, piuttosto che quelle dei lavoratori serbi diventino simili alle nostre.

Ieri su Repubblica Luciano Gallino ha svolto una bella analisi in proposito, che mi appare però piuttosto debole nelle controproposte, laddove indica le strade alternative che avrebbe potuto imboccare la Fiat (è nella seconda metà dell’articolo).

http://www.repubblica.it/economia/2010/07/29/news/rischi_lingotto-5912486/

 

La verità è che in un momento di crisi, come l’attuale, ognuno sfodera gli artigli per difendere le proprie posizioni: avviene tra i diversi sistema-paese ma lo vediamo anche nella quotidianità, dove si moltiplicano i conflitti, che non potendo esprimersi in una dinamica verticale si esprimono orizzontalmente. In altre parole: i lavoratori non configgono con il padrone o con il capo, per timore di ritorsioni, ma contro altri colleghi: oppure i vari uffici, o i servizi pubblici, di fronte alle restrizioni non criticano i vertici ma cercano di salvaguardare se stessi scaricando i compiti che non riescono più a svolgere su altri servizi e/o altri colleghi; o ancora vale per chi si fa fare dei lavori o compra del materiale, e poi non riesce più a pagare.

Insomma, siamo al mors tua vita mea. E la “vita mea” in questo caso è quella dei potenti. C’è un’unica considerazione – t emo – che in questo momento può bloccare la loro marcia trionfale, ed è l’intuizione di un fior di capitalista, come Henry Ford: se i lavoratori non guadagnano a sufficienza, chi acquisterà le mie macchine? E Marchionne sa bene che i suoi piazzali sono pieni di auto invendute…

Magra consolazione, comunque. Ma sono anni così.

 

IL “MODELLO MARCHIONNE” SI ESTENDE, E I LAVORATORI LITIGANO TRA LOROultima modifica: 2010-07-30T15:53:00+02:00da sergiofrigo
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