MATRIMONIO: LA CRISI DEL PRIMO, SECONDO, QUINTO… VENTESIMO ANNO

divorzi.jpgL’Istat, qualche giorno fa, ci ha confermato che il matrimonio è sempre più in crisi. In Italia i divorzi sono più che raddoppiati negli ultimi 13 anni, e se l’età più a rischio sono i 40 anni, anche fra gli ultrasessantenni il fenomeno è in crescita esponenziale.

E così nonostante siano sempre più diffuse le convivenze “di prova” (un caso su cinque, percentuale decuplicata in 40 anni), ormai non c’è nulla di più reversibile – nella vita di un uomo e di una donna – del loro matrimonio. Infatti non solo ci si sposa sempre meno e sempre più tardi (32 anni lui, 29 lei, cinque più che in America, e quattro più che nell’Italia degli anni Cinquanta) ma chi si decide oggi al “grande… passettino” (viste le premesse) ha la prospettiva di vivere assieme al proprio partner solo per una dozzina d’anni, contro l’intera vita del passato.

 

 

 

LE NOZZE-RECITA

E quella che un tempo era la cerimonia che sanciva ufficialmente il nuovo status coniugale dei contraenti davanti alla loro comunità, tende adivorzi3.jpgdiventare una delle tante occasioni per celebrare se stessi invece che il reciproco amore, per diventare protagonisti per un giorno, per strappare alla vita il famoso quarto d’ora di celebrità, affidato alla gestione di truccatori, registi, cameramen professionisti: ecco l’esplosione del “famolo strano”, in cui le coppie più sobrie arrivano magari in bicicletta, quelle “vorrei ma non posso” affittano la Rolls Royce o la carrozza a cavalli, e gli esagerati si lanciano sopra la chiesa col paracadute o in fondo al mare in tuta da sub (accade a Camogli, per questa volta prete e invitati hanno presenziato dalla barca).

PASSIONI PUBBLICHE, SILENZI PRIVATI

E l’amore? Invece che un discorso intimo e coinvolgente, che si affronta a tu per tu con il partner, è diventato un’affabulazione in pubblico, preferibilmente in televisione, dove si esaltano le passioni, si esibiscono le liti, ci si scambiano mogli e mariti. Vale anche per il sesso, altro grande protagonista delle serate in televisione, perché incapace di esserlo nelle nottate, a letto: sempre più spettacolarizzato, spiato, esibito, dissezionato in pubblico, e sempre più virtuale, provvisorio e solitario in privato, per timore di doversi confrontare con un minimo di relazione affettiva. Ma cosa si diranno ritornando nelle loro case tutti costoro che hanno appena finito di sputtanarsi in televisione?

UNA SOCIETÀ DI SINGLE

E così in un caso su cinque poi il matrimonio va in crisi già entro il primo anno (dati Istat), ma la prospettiva della separazione riguarda da noi ormai un’unione su quattro (ma in Francia e Germania è una su due). E pensare che appena duecento anni fa Francis Bacon era convinto che “La moglie è l’amante dell’uomo giovane, la sua compagna nella mezza età, la sua infermiera nella vecchiaia”!

Il risultato di questa evoluzione è che oggi lo stato, un tempo anomalo, di single – vissuto nelle forme del celibato, del nubilato, del divorzio o della vedovanza – tende ormai a diventare la norma: in America ad esempio si è già calcolato che per oltre la metà dei quarant’anni compresi tra i 18 e i 59 si vive da soli, e solo 18 da coniugati.

DA COMPAGNO DI VITA A PROVVISORIO COMPAGNO DI STRADA

Oggi il “compagno di vita” con cui ci si sforzava di restare insieme “nella buona e nella cattiva sorte”, si è trasformato in un provvisorio “compagno di strada”, con cui ci si lascia dopo aver percorso insieme un tratto comune. Anche questo è il senso dell’abbandono, sempre più marcato, dei matrimoni religiosi, che consacrano un rapporto definitivo di fronte a Dio e a una comunità, in favore delle nozze civili (ormai oltre un terzo del totale) o delle convivenze, che spesso rappresentano un contratto temporaneo e a-socializzato: la famiglia moderna, infatti, più che essere il fondamento della società, come pretende la Chiesa, è sempre più un nucleo privato, che si sottrae sistematicamente – nell’impostazione del rapporto di coppia come nella gestione dei figli – al confronto con il suo contesto sociale, vissuto come intrusivo.

DA SOLI NELLA COPPIA

divorzio2.jpg E anche in coppia si vive ormai sempre più come dei single, spesso addirittura senza convivere, mangiando ognuno il proprio pasto, ritagliandosi ognuno il “proprio” spazio e il proprio tempo, utilizzando il “proprio” telefono e il “proprio” bagno, concedendosi sempre più spesso serate e vacanze separate e coltivando amicizie esclusive: comprese (stando ai sondaggi) quelle con implicazioni sessuali. Sarà per questo che ormai in Italia si fanno mezzo milione di test genetici ogni anno (più 150% dal 1997), chiesti soprattutto da uomini dubbiosi della propria paternità, e disposti dunque a disfarsi – oltre che di una moglie fedifraga – di un figlio fino a quel momento considerato parte di sé.

 

MATRIMONIO: LA CRISI DEL PRIMO, SECONDO, QUINTO… VENTESIMO ANNOultima modifica: 2010-07-27T02:58:13+02:00da sergiofrigo
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