Proprio istruttivo il rilancio di Luca Zaia sulla Venezia-Monaco, col coro entusiasta degli industriali veneti a seguire. Il refrain dello sbocco in Germania ricorda in sedicesimo quello del perseguimento dello sbocco a mare della Russia, che tanti danni ha provocato nella storia.
Si scherza, naturalmente. Dove però non si scherza affatto è se si considera che i territori che dovrebbero concedere graziosamente il passaggio, non ci pensano proprio: in primis l’Alto Adige, e poi l’Austria, che dicono di averne abbastanza di strade che attraversano il loro territorio solo per favorire i flussi di traffico altrui.
Ora, se l’Italia fosse davvero uno Stato con una idea forte di se stesso, della proprie vocazioni e del proprio modello di sviluppo, e la capacità di imporla sui propri territori, e se la Lega fosse la paladina di questo tipo di Stato, si potrebbero anche comprendere le insistenze di Zaia. Purtroppo o per fortuna però é vero il contrario, e lo slogan “Paroni a casa nostra” che i veneti proclamano da qualche tempo nella loro regione, gli altoatesini lo praticano con estrema decisione da sempre.
Coerenza vorrebbe che i leghisti veneti lo correggessero un po’: “Paroni a casa VOSTRA”, ad esempio, andrebbe molto meglio.
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2 risposte a CATTIVI PENSIERI: Zaia e le autostrade, “paroni a casa VOSTRA”