IL “CASO BRANCHER”, LA “PICCOLA QUESTIONE INTERNA” CHE BERLUSCONI HA SOTTOVALUTATO

Impagabile Berlusconi che da Toronto  – con la faccia truce dei nostri momenti migliori (questo passa il convento di questi tempi!) – liquida il “caso Brancher” come una “piccola questione interna”. Peccato che essa abbia portato il suo governo sull’orlo della crisi, che gli abbia scatenato contro Fini, la Lega, parte dei suoi stessi sostenitori, oltre a portarlo all’ennesima rottura con Napolitano.

La “piccola questione interna” sarebbe, dal suo punto di vista, come un callo che ti impedisce di camminare bene, ma poi ti togli la scarpa è provi un immediato sollievo. Peccato che il callo rimanga, e che anzi la scarpa continui a produrne di nuovi. Che fare? Ovvio, si buca la scarpa in prossimità del callo…

Questo è quanto sta tentando di fare ormai da anni il nostro Presidente del Consiglio con la Costituzione e con le regole istituzionali e giudiziarie che da essa derivano. Non gli passa nemmeno per la testa che magari è lui che mette i piedi male, o il suo piede con cui da anni calpesta le regole o batte le strade più pericolose, ad essere deformato.

La “piccola questione interna” ha a che fare infatti con quisquiglie come l’uguaglianza del cittadino di fronte alla legge e la lealtà fra le istituzioni, e rivela il carattere intrinsecamente strumentale e truffaldino delle leggi ad personam che si è fatto approvare e l’attitudine a ignorare tranquillamente le regole di gran parte dei suoi famigli.

Dunque onore al compagno Brancher, che ci ha involontariamente svelato una volta di più che il re è… scalzo. E Berlusconi scalzo vale, la sappiano, 8 – 10 centimetri di altezza in meno. E chissà nei sondaggi!

IL “CASO BRANCHER”, LA “PICCOLA QUESTIONE INTERNA” CHE BERLUSCONI HA SOTTOVALUTATOultima modifica: 2010-06-28T02:17:43+02:00da sergiofrigo
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in politica e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.