ALL’ORIGINE DEL GRANDE MALE: INCONTRO CON ANTONIA ARSLAN

images-14.jpegIntenso incontro, lunedì sera al Centro Candiani di Mestre, con Antonia Arslan, per parlare del suo ultimo libro “La strada di Smirne”. Abbiamo affrontato soprattutto il tema dell’origine del “Grande Male” da cui scaturì il Genocidio armeno, ma anche gli altri genocidi del secolo, dalla Shoah alle guerre africane ai conflitti jugoslavi.

A parte le sue splendide doti di affabulatrice, Antonia ha la grande capacità di trattare questi temi enormi e angoscianti con umanità, con serenità quasi, coniugando la riflessione filosofica sul male con il confronto serrato con la quotidianità: al netto del coinvolgimento emotivo, se ne ricava la sensazione che nessun uomo è immune da questa peste, che ognuno di noi, in determinate circostanze, potrebbe trasformarsi in un carnefice. (Questo pensiero mi si era affacciato fastidiosamente in testa ragionando sulla giovane torturatrice di Abu Ghraib, la soldatessa americana che se invece di andare nell’inferno irakeno fosse rimasta a casa sua magari sarebbe stata per tutta la vita una gentile commessa e una normale madre di famiglia).

Tutto questo deve farci riflettere sulla necessità di sorvegliare noi stessi, analizzare le nostre inclinazioni profonde, e soprattutto non avvelenare il contesto in cui ci troviamo a vivere: il male che ci contagia nasce dal risentimento, dalla frustrazione, dalle meschine avidità, dal vittimismo di chi pensa che gli altri siano più fortunati di lui, e ritiene di avere diritto a prendersi un risarcimento, con le buone o con le cattive; nasce quanto smettiamo di vedere nell’altro una persona con i suoi problemi (spesso simili ai nostri) e cominciamo a identificarlo solo come un potenziale ladro dei nostri diritti e dei nostri beni: se ci ragioniamo su, vediamo infiniti rimandi all’attualità, ad esempio nell’atteggiamento di alcune fasce della società verso gli immigrati, che è esattamente lo stesso atteggiamento che i turchi avevano nei confronti degli armeni e delle altre minoranze dell’impero, i nazisti e i fascisti verso gli ebrei, i serbi contro le altre etnie ex-jugoslave.

Antonia ha anche annunciato la prossima pubblicazione di un piccolo libro sulla sua malattia e sulla sua esperienza tra la vita e la morte, vissuta nella rianimazione di Padova la primavera scorsa.

 

 

 

 

Da “LA STRADA DI SMIRNE”, di Antonia Arslan (Ed. Rizzoli) pag. 32

“Aleppo sembra lontana. La Siria, provincia. Ma qui c’è in verità uno dei nuclei profondi del Male che sta sommergendo la terra. Aleppo è il laboratorio dove si fanno le prove operative del vero scenario, profondo dietro la cortina, dell’abisso dei cuori dove le piccole malignità, i rancori meschini, le maldicenze della gente comune si cementano in desiderio di dominio, si trasformano in bramosia di massacro, e l’odio di razza diventa volontà di sterminio a tutti i costi, sopra e contro ogni ragione.

Ad Aleppo si esplorano i confini dell’orrore umano, e la città è in bilico. Una misteriosa bilancia del fato è sospesa sopra di lei, e le forse del Bene sembrano disperse, inermi, prive di fiducia. Sembrano in rotta di fronte a una malvagità organizzata e moderna…”

 

ALL’ORIGINE DEL GRANDE MALE: INCONTRO CON ANTONIA ARSLANultima modifica: 2010-06-01T12:00:56+02:00da sergiofrigo
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