“CARO ZOSO TI SCRIVO…”: anche Lovat non molla

Era inevitabile: anche Davide Lovat responsabile degli enti locali della Lega vicentina ed esponente dell’ala cristiano-sociale del Carroccio, deve essere uno che non resiste alla replica, e dunque ribatte a sua volta alla nota di Giuliano Zoso sul mio libro “Caro Zaia…”

Ospito volentieri anche il suo intervento (anche se così rischio di dare ragione a Zoso sul mio preteso cripto-leghismo), e ringrazio entrambi perché così il mio blog… si scrive da solo. Vedrò di tirare le somme a tempo debito. Mi piacerebbe però intanto che arrivasse qualche altro intervento di voi lettori (a proposito, ormai siete stabilmente più di 50 al giorno, ma di questo parleremo un’altra volta), perché la cosa non si riduca a una partita a due.

Sergio

Caro Sergio,
Giuliano Zoso è senza dubbio il mio commentatore politico preferito, quello
che ritengo più arguto, più scafato, più penetrante. L’esperienza maturata in
anni in cui la politica era una cosa molto più seria di oggi – meglio, la
praticava gente più seria e capace, giacché essa rimane l’attività più
importante della società -, la cultura vasta ed eterogenea, il senso
dell’umorismo talvolta sottile e talvolta graffiante me lo hanno sempre reso
simpatico. Anche adesso che se l’è un po’ presa perché gli ho detto che è
“politicamente morto”. Diamine, anche io tenderei a “prendere cappello” (a
“insustarme” come se dize in lengua…) quando mi danno
dell’analfabetabecerorazzistabarbaroignorante solo perché sono leghista e sono
costretto a volte a far capire, in maniera ostentatamente pacchiana non priva
di un vago atteggiamento da menarrosto, che l’abbecedario lo ho letto e me lo
ricordo, così come pure qualche Topolino…. Magari mi scappa troppo spesso
Tommaso d’Aquino, viste le frequentazioni universitarie con il mio illustre
maestro Todescan, ma farò tesoro dell’ironia di Zoso per evitare di cascarci
quando eventualmente parlerò delle previsioni del tempo o del Vicenza calcio.

Zoso ha la straordinaria capacità di analizzare il passato fino al presente e
quando parla mi fa sempre riflettere. L’analisi della mutazione della Lega Nord
è impeccabile. Diverso è il mio giudizio sulla visione del futuro, poiché trovo
troppo dogmatico il suo approccio come quello di chi pretende di catechizzare
entro i dati inconfutabili del “già accaduto” anche ciò che invece è sempre “in
divenire” e che diviene secondo schemi ripetitivi, certamente, ma anche secondo
modi mai uguali.
In pratica, credo che il modo in cui evolverà il leghismo (e la Lega Nord di
conseguenza; ma non è detto che le due cose coincidano in eterno) sia tutto da
vedere e non sia già scritto come crede Zoso. Tutti muoiono, non tutti allo
stesso modo, se mi è permesso sorridere ancora con Giuliano. Io riconosco
onestamente i pericoli sollevati da De Marzi, seppure partano da osservazioni
errate di un leghismo distorto che sarei felice di discutere; capisco le
osservazioni del tuo libro e sai già che su moltissimi punti non sono
d’accordo, mentre ho trovato lucida l’analisi contenuta nelle “Conclusioni”,
alle quali sono arrivato pure io riga dopo riga come quando leggevo il Topolino
vignetta dopo vignetta. In fin dei conti era proprio là – nelle conclusioni,
non nei fumetti – il grande punto da discutere, quello sulla weltanschauung
(oops… volevo dire “Visione del mondo”…) dopo il crollo del Muro e delle
ideologie postilluministiche e novecentesche. Sarebbe da sviluppare.

Altro dirti non vo, per ora almeno. Zoso avrà capito cosa intendevo per
“statua di sale” rivolta al passato, del resto non gli è mai mancato il sense
of humour e, da come ha contraccambiato in modo divertente e feroce al
contempo, la vacanza a Cannes gli ha fatto bene. Noi “bianchi poveri”, figli di
bianchi poveri e nipoti di bianchi più poveri di tutti i nuovi arrivati a cui
dovremmo dare quel che non abbiamo, possiamo solo immaginare quali benefici
derivino da “une promenade sur la Croisette”. Ma di questo, e non solo di
questo, spero di poter discutere amabilmente con Zoso ben prima che debba
sopportare la Manuela, pratica nella quale potrei dispensargli molti buoni
consigli frutto di 15 anni di esperienza. Se mi dovessi aiutare nel caso
specifico con qualche “Videtur” e qualche “Respondeo” della Summa Theologiae,
sono certo che troverò comprensione….

“CARO ZOSO TI SCRIVO…”: anche Lovat non mollaultima modifica: 2010-05-24T01:56:00+02:00da sergiofrigo
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