Caro Sergio, non voglio scrivere direttamente al senatore Giuliano Zoso: ci conosciamo da molto tempo e potrei dire che siamo amici. Nella sua lettera leggo la consumata malizia del doroteo, ma anche le contraddizioni e gli opportunismi del politico di mestiere.
Non vuole cogliere il pericolo della Lega, Giuliano Zoso da Valdagno. Che sia in lista d’attesa per manifestarsi tra i simpatizzanti di Bossi? Zaia e Cota, con quell’aria da moralisti saputelli, dovrebbero far inorridire chi è arrivato ai vertici dello Stato come sottosegretario. Invece se la prende con il solito Sud e con i disperati migranti del mondo senza pane e senza pace. E, ma guarda un po’, anche lui, come Calderoli, Borghezio e tutta la banda leghista, esprime disprezzo per gli intellettuali.
Ma tu, Sergio, sapevi di essere un intellettuale?
Un abbraccio fraterno da tuo
Bepi De Marzi