Tra i tanti problemi che affliggono i nostri comuni (i tagli ai fondi, la crisi, la disoccupazione, l’insicurezza) ce n’è uno che merita la massima attenzione; quello delle pecore.
Sono un bel guaio, ammetterete. Passano tra le case, bloccano le strade, sporcano per terra, emettono quei versi così fastidiosi, come per dire a chi incontrano: “beeeh, cos’hai da guardare?” E poi, diciamocelo: saranno mica intelligenti, sempre a camminare nel gregge! E sempre vestite di lana, anche d’estate, per di più!
Ebbene, detto e fatto il sindaco di San Giorgio in Bosco Renato Roberto Miatello, leghista in servizio permanente degli interessi dei suoi concittadini, le ha messe al bando: via, sciò, nel suo paese non possono passare. Al massimo al massimo di notte, quando le strade sono vuote e non le vede nessuno. E di corsa, per piacere, così si evitano le deiezioni!
Sembra uno scherzo, ma è vero: Miatello nei giorni scorsi infatti ha preso carta e penna e ha stilato un’ordinanza che vieta il transito, il pascolo e la sosta delle greggi all’interno del territorio comunale. “Abbiamo ricevuto le richieste di transito di sei greggi, per un totale di 10mila pecore – ha detto il sindaco – E’ quasi il doppio dei residenti, non possiamo accoglierle tutte”.
Sono un bel guaio, ammetterete. Passano tra le case, bloccano le strade, sporcano per terra, emettono quei versi così fastidiosi, come per dire a chi incontrano: “beeeh, cos’hai da guardare?” E poi, diciamocelo: saranno mica intelligenti, sempre a camminare nel gregge! E sempre vestite di lana, anche d’estate, per di più!
Ebbene, detto e fatto il sindaco di San Giorgio in Bosco Renato Roberto Miatello, leghista in servizio permanente degli interessi dei suoi concittadini, le ha messe al bando: via, sciò, nel suo paese non possono passare. Al massimo al massimo di notte, quando le strade sono vuote e non le vede nessuno. E di corsa, per piacere, così si evitano le deiezioni!
Sembra uno scherzo, ma è vero: Miatello nei giorni scorsi infatti ha preso carta e penna e ha stilato un’ordinanza che vieta il transito, il pascolo e la sosta delle greggi all’interno del territorio comunale. “Abbiamo ricevuto le richieste di transito di sei greggi, per un totale di 10mila pecore – ha detto il sindaco – E’ quasi il doppio dei residenti, non possiamo accoglierle tutte”.
Che dite, che questi discorsi ne riecheggiano altri, già sentiti? Probabile: senza andare a Treviso con la crociata di Gentilini contro i cani foresti, anche Miatello non è nuovo a queste uscite, solo che finora si era limitato agli umani: nel passato aveva già negato l’uso del campo di calcio a una squadra di giovani atleti rumeni, poi era arrivato a denunciare un imprenditore che ospitava sul proprio terreno alcune famiglie rom, nelle loro roulottes: quella volta il motivo era stato l’uso improprio del terreno.
Vuoi vedere che anche le “pecorelle sgradite” sono nomadi e straniere?
IL SINDACO, I ROM E LE PECORELLE “SGRADITE”ultima modifica: 2013-01-30T16:58:00+01:00da
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