PRIMA I VENETI… E LE NOSTRE SCUOLE SI SVUOTANO

bambini-stranieriChi pensa che gli immigrati dovrebbero andarsene tutti dal Veneto, avrà da gioire: per la prima volta cala il numero degli iscritti nelle scuole (meno 4662 in tutta la regione, meno 439 a Padova), e si tratta soprattutto di figli di famiglie straniere. Sono gli effetti della denatalità, che ormai coinvolge anche le coppie di immigrati, ma anche del perdurare della crisi economica, che ha spinto molti cittadini stranieri ad andarsene altrove, oppure a rimandare le proprie famiglie nei paesi d’origine. Ma questi sono anche gli esiti della penalizzazione sistematica di cui sono oggetto – all’insegna del “Prima i veneti” – gli stranieri, anche regolari, o i cittadini di altre zone d’Italia che abbiano scelto di lavorare e vivere nella nostra regione.

Non si tratta di una buona notizia, perché denota una chiusura della nostra società e il venir meno delle condizioni per l’inserimento di forze nuove nel tessuto sociale e di stabilizzazione demografica di cui c’è estremo bisogno: stando agli studiosi padovani Stefano Allievi e Gianpiero Dalla Zuanna con l’attuale andamento demografico per mantenere costante la popolazione in età lavorativa (20-64 anni) nei prossimi 20 anni dovrebbero entrare in Italia ogni anno 325mila potenziali lavoratori, altrimenti nel 2037 la forza lavoro sarà calata da 36 a 29 milioni, a mano a mano che i baby boomers nati negli anni 1955-1975 andranno in pensione; senza contare che la riduzione degli iscritti – per il momento soprattutto alle materne ed elementari – avrà come conseguenza, nei prossimi anni, anche la riduzione del numero di insegnanti.

Con tutto questo – per motivi meramente ideologici – la Regione e i comuni leghisti continuano a sfornare norme che per arginare un’immaginaria invasione straniera eliminano le iniziative di inserimento (come i mediatori culturali a Padova) e bloccano l’accesso ai non veneti a ogni tipo di welfare, come quella che per l’iscrizione alle scuole materne ormai vuote prevede la precedenza ai bambini di famiglie residenti e occupate nella nostra regione da almeno 15 anni.

PRIMA I VENETI… E LE NOSTRE SCUOLE SI SVUOTANOultima modifica: 2017-05-24T14:02:58+02:00da sergiofrigo
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