NOI PROFUGHI DI GUERRA, UN SECOLO FA. MA ORA NON LI VOGLIAMO

profughi_grande_guerraUn secolo fa 600mila persone di una regione italiana dovettero lasciare precipitosamente le loro case e tutti i loro averi per sfuggire alla guerra, e finirono sfollati in tutto il paese. Non tutto filò liscio: nelle province di accoglienza – in cui regnava una povertà assoluta – ci furono malumori e proteste, qualcuno si approfittò di loro speculando sull’ospitalità, ma nessuno si rifiutò di accoglierli, e tanti accettarono di mettere a loro disposizione una stanza o un fienile, e di dividere con loro il poco cibo che avevano in casa.

Cento anni dopo a quella stessa regione viene chiesto di ospitare poche migliaia di profughiprofughi sfuggiti ad altre guerre, ma i governanti di quella regione non ne vogliono sapere, dicono che “abbiamo già dato”, che devono pensare ai propri concittadini, anche se la regione è fra le più ricche d’Italia e solo undicesima nella classifica dell’accoglienza dei profughi, dietro a regioni molto più povere e disagiate.

Quale sarà quella regione?

NOI PROFUGHI DI GUERRA, UN SECOLO FA. MA ORA NON LI VOGLIAMOultima modifica: 2015-04-29T14:01:26+02:00da sergiofrigo
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Una risposta a NOI PROFUGHI DI GUERRA, UN SECOLO FA. MA ORA NON LI VOGLIAMO

  1. Giancarlo scrive:

    Bravo Sergio. In effetti i nostri profughi ebbero un’accoglienza anche peggiore di quella che vediamo oggi… per non parlare dell’articolo scritto da Mussolini…

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