“TU NON TACERE” DI FULVIO ERVAS: DIETRO LA MALASANITA’ LA RICCHEZZA DELLE RELAZIONI UMANE

MedicodisperatoHo scelto la celebre foto del medico disperato per non essere riuscito a salvare un giovane paziente per parlare di “Tu non tacere” di Fulvio Ervas (Marcos y Marcos), uno dei più bei libri che ho letto ultimamente.

Il protagonista è uno studente di medicina – Lorenzo – il cui padre è morto per i postumi di un incidente stradale che lo hanno costretto a letto, paralizzato, per quattro anni; convinto che non sia stato curato bene, Lorenzo si confida con il vecchio professore del liceo, che lo scrittore trevigiano ha palesemente ricalcato su se stesso e che lo assisterà nel controverso e laborioso tentativo di scoprire la verità.

Inizia un viaggio appassionante dentro la sanità, nei suoi aspetti medici, organizzativi,  economici e – naturalmente – psicologici,  elementi fondamentali del nostro modello di vita, dei quali però prendiamo consapevolezza solo quando vengono messi in discussione (dalla crisi economica, ad esempio) e con i quali solitamente veniamo in contatto solamente quando costretti da una malattia, nostra o di un congiunto; che è effettivamente quanto accaduto a Fulvio Ervas nel periodo della stesura del romanzo. Ervas

Il libro si raccomanda per l’accuratezza, la profondità e la passione coinvolgente con cui si addentra in queste tematiche, ma forse ancor più per la precisione con cui disegna i suoi normalissimi ma indimenticabili protagonisti, e la finezza con cui delinea i rapporti di Lorenzo con il professore, il padre scomparso, la madre che ne ostacola l’indagine, i fratelli, la fidanzata; esso parla, apparentemente, di malasanità, ma si occupa in realtà, a 360 gradi, della condizione umana di oggi.

“TU NON TACERE” DI FULVIO ERVAS: DIETRO LA MALASANITA’ LA RICCHEZZA DELLE RELAZIONI UMANEultima modifica: 2015-03-25T14:57:15+01:00da sergiofrigo
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