RENZI, COSÌ GUADAGNERAI CONSENSI MA PERDI IL TUO POPOLO

Renzi3Mi hanno molto infastidito, nei giorni scorsi, le vicende interne al Pd, tanto da mettere in discussione il mio appoggio al partito, che pure da semplice simpatizzante non ho mai messo di dare.

La mia arrabbiatura investe non tanto il merito dell’iniziativa politica di Renzi, che seguo anzi con sostanziale favore, ma nasce dalla gestione dei rapporti interni da parte del neo-segretario e dei suoi: un metodo che rischia di sfasciare il partito e di vanificare quanto di buono sta mostrando di poter realizzare.

IL VINCITORE NON DEVE UMILIARE GLI SCONFITTI

Mi riferisco naturalmente ai casi Fassina e Cuperlo, ma anche alla richiesta di dimissioni del ministro Zanonato avanzata dalla governatrice del Friuli Debora Serracchiani. Di nuovo il partito, che grazie a Renzi ha guadagnato nei sondaggi consensi consistenti, paradossalmente proprio a causa di Renzi e compagni è diventato di nuovo, dopo una brevissima luna di miele col nuovo vertice, la solita gabbia di polli rissosi. Certo conta il fatto che il vecchio nucleo dirigente di matrice post-comunista si ritrova per la prima volta in minoranza nel partito, come ha osservato Paolo Giaretta, e forse reagisce con troppo nervosismo alle sparate del leader: ma non c’è dubbio che a terremotare il partito è proprio il vincitore, a cui spetterebbe il compito di sanare le cicatrici e che invece continua a riaprire le ferite e a spargervi sale; che dovrebbe essere il segretario di tutti, e invece sembra infierire sugli avversari sconfitti.

E LA SERRACCHIANI NON POTEVA TELEFONARE A ZANONATO?

serracchianiZanonato10mag13In questo quadro inserisco anche la polemica della Serracchiani verso Zanonato: senza entrare nel merito della vicenda Electrolux, osservo che da esponente delle istituzioni prima di chiedere sui giornali le dimissioni del ministro (anche di un partito avversario) avrebbe dovuto parlare con lui per vie ufficiali e riservate; si dà il caso però che lei faccia parte anche dello stesso partito e della sua stessa segreteria: viene spontanea una domandina semplice semplice: si sarebbe comportata così se il ministro fosse stato renziano come lei?

UN POPOLO E UNA COMUNITÀ MESSI A RISCHIO

Personalmente mi interessa poco del destino individuale dei vari Fassina, Cuperlo e Zanonato, né mi ritengo organico all’area post-comunista a cui fa riferimento Giaretta. Festa-PDMi sta a cuore però quello zoccolo duro di militanti e simpatizzanti che hanno fin qui garantito la tenuta del partito in tutte le temperie, magari con spirito un po’ retrò ma con grande generosità, sentendosi parte di una grande comunità: quelle persone che Pierluigi Bersani ha raccomandato (inutilmente, a quanto pare) al suo successore nell’incontro post malattia di domenica scorsa in ospedale, e che adesso vedono messo in discussione proprio lo spirito di comunità che le ha fin qui animate.

Capisco che la nuova gestione con piglio decisionista e modi dissacratori cerchi di conquistare nuovi consensi anche in aree estranee alla tradizione del Pd, non vorrei però che per far questo il nuovo segretario si perda per strada il suo popolo.

RENZI, COSÌ GUADAGNERAI CONSENSI MA PERDI IL TUO POPOLOultima modifica: 2014-01-23T13:00:06+01:00da sergiofrigo
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