DELLA FINE DEL MONDO E DEL MORIRE

Pietà.jpgPer 153mila persone oggi sarà davvero la fine del mondo. Del loro mondo, quanto meno. Tanti sono, infatti, le donne e gli uomini che muoiono ogni giorno sulla terra. Da quando avete cominciato a leggere questo post, se ne sono andati al Creatore in 26 (è inutile che leggiate più in fretta, la media della mortalità, 1.78 al secondo, non cambia di certo).

Se fate due calcoli scoprirete (ed è anche abbastanza intuitivo) che ogni 70 anni, durata media della vita, sulla terra muoiono quasi 4 miliardi di persone.

Fine del mondo, dunque, considerata da un punto di vista soggettivo. Sollecitato dalla pseudo previsione dei Maya, su questo tema così… ameno ho fatto una riflessione ancora più amena. Eccola: che cosa ci colpisce più duramente quando ci viene a mancare una persona cara? Ovviamente la sua assenza. Ma tutto il resto continua, quasi come prima, e finisce per assorbire il dolore e riconquistarci alla vita.

Ma cosa succede a chi muore? Una risposta univoca non c’è, naturalmente, ci sono solo le convinzioni di chi crede o non crede in una vita dopo la morte. Ma l’idea inquietante è un’altra: che quanto accade a noi vivi quando ci muore qualcuno, e dobbiamo farne senza, capiti anche quando siamo noi a morire, e ci troviamo a dover rinunciare a tutti i nostri cari, e addirittura al nostro intero mondo.

Francamente insopportabile. Forse è per questo che il fine vita è sempre così doloroso per tutti (indipendentemente dal dolore fisico), e anche per questo che – fortunatamente – gli ultimi momenti di ognuno sono sempre avvolti nell’oblio.

Buona fine del mondo! E allegria!!!!

DELLA FINE DEL MONDO E DEL MORIREultima modifica: 2012-12-21T03:29:33+01:00da sergiofrigo
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