LE MANIFESTAZIONI VIOLENTE E IL VULNUS ALLA DEMOCRAZIA NEI FATTI DI GENOVA

vicari, diaz, g8, genova, polizia, macelleria messicana, torino, manifestazioni, guerriglia, black bloc, sap, paoloniIeri il gip di Roma ha disposto in tutta Italia una serie di arresti fra i protagonisti della guerriglia scatenata il 15 ottobre scorso a margine del corteo degli Indignati nella capitale. E oggi a Torino si sono verificati scontri fra studenti e polizia in una contestazione al governo (foto a destra) vicari, diaz, g8, genova, polizia, macelleria messicana, torino, manifestazioni, guerriglia, black bloc, sap, paoloni

 A scanso di equivoci: ho sempre odiato le manifestazioni violente, fin da quando “subivo” quelle degli autonomi, più di trent’anni fa. Ho sempre pensato che esse finissero come minimo per inquinare anche le buone cause che volevano supportare, per offuscarne l’immagine e distruggere il consenso sociale.

 

Anche se non condivido, dunque, le proteste per le misure cautelari di ieri e le precedenti condanne già comminate, non posso però non registrare il profondo disagio che mi suscitano questi episodi e anche la loro repressione, a fronte del ricordo di quanto accaduto nel luglio del 2001 nel G8 di Genova, rinverdito dal film bello e durissimo di Daniele Vicari su quegli eventi.

UN FILM DA VEDERE PER NON RIMUOVERE UN VULNUS ALLA DEMOCRAZIA

“Diaz – Non pulite questo sangue” ci fa vedere crudamente sullo schermo quanto già sapevamo dalle cronache del tempo e dagli atti giudiziari, ma viene spontaneo pensare che con la “macelleria messicana” (definizione di un alto dirigente della polizia) compiuta allora dalle forze dell’ordine massacrando un centinaio di persone inermi riunite nella scuola per dormire, lo Stato ha nei fatti fornito un grosso alibi per ogni rivolta successiva, e si è sottratto una buona fetta di legittimazione a reprimerne le degenerazioni violente. Parlo dello Stato, e non di un centinaio di poliziotti teste calde, perché nessuno dei pochi agenti e dei pochissimi alti dirigenti finora condannati per gli abusi – definiti da Amnesty International “la più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la fine della II Guerra mondiale” – è stato rimosso dalle proprie funzioni, anzi molti sono stati promossi a incarichi più prestigiosi. E nessuna autorità – salvo alcune blande ammissioni del Capo della Polizia Manganelli in occasione del decennale – si è sentita in dovere di porgere le proprie scuse alle vittime, che alcune clamorose falsificazioni delle prove (come l’introduzione nella scuola di due bottiglie molotov da parte degli stessi poliziotti) avevano cercato di trasformare in colpevoli.

LE PROTESTE DEL SAP: MA CI SARÀ PACIFICAZIONE SOLO QUANDO SARÀ FATTA GIUSTIZIA

Ora Stefano Paoloni, segretario nazionale del Sap, il Sindacato autonomo di polizia, ammette che “a Genova ci sono stati errori”, e  critica il film perché non è equilibrato e “non aiuta la pacificazione” (e un suo dirigente critica scompostamente il governo che non tutela i poliziotti).

La verità storica è che a Genova non ci furono affatto errori, ma UN GRAVE VULNUS DELLA DEMOCRAZIA che permane tuttora, causato dalla precisa determinazione della Polizia a tutti i livelli, con la copertura attiva del governo Berlusconi appena insediato, di vendicarsi dei Black Bloc, che a causa dell’impreparazione delle forze dell’ordine nei giorni precedenti avevano messo a ferro e fuoco la città. Rovesciando il motto liberale che dice “meglio cento colpevoli liberi che un innocente in galera” a Genova si scelse di massacrare centinaia di innocenti nella vaga speranza di colpire qualche colpevole.

Quanto alla pacificazione vera si potrà avere solo quando giustizia sarà fatta, e quando lo Stato chiederà scusa alle vittime.

Intanto noi cittadini normali possiamo solo far sapere agli agenti picchiatori e ai loro capi che hanno fatto carriera, che piuttosto che essere al loro posto preferiremmo di gran lunga essere stati fra le vittime delle torture da essi perpetrate.

ECCO UNA RECENSIONE E IL TRAILER

http://www.rbcasting.com/recensioni/2012/04/15/“diaz”-ric…

 

 

 

LE MANIFESTAZIONI VIOLENTE E IL VULNUS ALLA DEMOCRAZIA NEI FATTI DI GENOVAultima modifica: 2012-04-22T14:53:02+02:00da sergiofrigo
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