In questo primo giorno del 2012 vi faccio i miei auguri con queste due poesie metasemantiche di Alessandra Celano e di Fosco Maraini (grande etnologo e orientalista, padre di Dacia, scomparso nel 2004).
Mi pare che esprimano al meglio la confusione di questo nostro tempo, ma anche il suo imprevedibile potenziale creativo.
E a questo collego i miei “buoni propositi” per il nuovo anno: poiché ogni volta che applico la ragione (e le mie conoscenze) al presente e cerco di proiettarla dentro scenari futuri il panorama che mi si presenta è grigio e preoccupante, cercherò invece di ricordare – e non solo nel 2012 – che la realtà è capace di riservarci sorprese inaspettate (come in fondo è avvenuto nel 2011), e che è saggio (e magari anche più gratificante) dare credito al futuro. E non dimenticare – per citare il grande Faber – che è dal letame che “nascono i fior”.
Ho visto un luccicattolo in sonnigli,
mi secutava, saltellava intorno.
Gli ho detto: – Cosa vuoi? perché mi sbigli?
Mi ha risposto: – Hai trovato il florigiorno
e non lo vedi? Coglilo, è albicciato.
Non lo sai? non lo sai che siamo in briccoli?
E’ passato l’inverno ammaglioccato,
respirala quest’aria di smiraccoli.
Alessandra Celano
Ci son dei giorni smègi e lombidiosi
col cielo dagro e un fònzero gongruto
ci son meriggi gnàlidi e budriosi
che plògidan sul mondo infrangelluto,
ma oggi è un giorno a zìmpagi e zirlecchi
un giorno tutto gnacchi e timparlini,
le nuvole buzzìllano, i bernecchi
ludèrchiano coi fèrnagi tra i pini;
è un giorno per le vànvere, un festicchio
un giorno carmidioso e prodigiero,
è il giorno a cantilegi, ad urlapicchio
in cui m’hai detto “t’amo per davvero”.
Fosco Maraini
2 risposte a 2012, AUGURI E “BUONI PROPOSITI”: DARE CREDITO AL FUTURO