MATURITA’, TROPPI STUDENTI BRAVI AL SUD: COSÌ SI ALIMENTANO I PREGIUDIZI LEGHISTI

Gelmini.jpg“Distratti” dalla figuraccia rimediata dal ministro alla pubblica istruzione Gelmini, che ha cercato di tenere nascosti i dati sulle promozioni e le bocciature dello scorso anno per mascherare il fallimento della sua campagna rigorista, rischia di sfuggirci un altro aspetto di quelle statistiche: la sperequazione fra nord e sud nel livello dei voti alla maturità. Una sperequazione che sicuramente alimenterà la convinzione già molto diffusa a nord che in Meridione siano più furbi che davvero bravi.

 

Risulta dunque che i migliori studenti d’Italia, almeno rispetto a quei dati, stanno tutti a sud. La Calabria in particolare sembra essere una regione di geni: quasi il 10% dei maturi, infatti, risulta promosso con 100 e oltre: l’1.5% infatti ottiene addirittura la lode, e l’8.2% “solo” il 100. Altra regione baciata in fronte dal dono dell’intelligenza e dell’impegno giovanili è la Puglia: 7,3 su 100 sono i “centini” e addirittura 1.6 su 100 i lodati. La media nazionale è rispettivamente di 5.5 e di 0.9 studenti su 100.

SOTTO IL PO TUTTI PROMOSSI E CON LA LODE

studentisbabigli.jpgIl fatto è che nelle regioni sotto il Po i super-bravi sono tutti più di 5 ogni 100, sopra il Po sono tutti sotto: 4.9 “centini” su 100 in Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto e Friuli, addirittura solo 3.9 in Lombardia. Quanto ai meritevoli di lode al Nord sono addirittura mosche bianche: a parte lo 0.9% del Friuli, variano dallo 0.4% della Lombardia (regione più severa in assoluto) allo 0.7 di tutte le altre.

Ma anche nella percentuale dei promossi primeggiano le regioni meridionali: a fronte di una media nazionale del 99.2% (lo scorso anno erano solo 98,4) la Basilicata ha fatto registrare la vetta del 99.9%, seguita da Calabria (99.8), Campania (99.6) e Puglia (99.5).

UNA CLASSE INTELLETTUALE POCO RIGOROSA

Fin qui i dati. Ora una considerazione: siccome non risulta (come sostengono le barzellette) che la distribuzione dell’intelligenza e dell’impegno privilegi certe regioni e certe popolazioni rispetto ad altre, né che le scuole meridionali primeggino per qualità, se ne deve dedurre che i professori sono semplicemente più di manica larga. E questo, oltre ad alimentare il fastidioso pregiudizio “pre-leghista” di cui dicevo all’inizio (e viene da chiedersi a questo punto se sia davvero un pregiudizio) non fa neppure il bene dei ragazzi. Cosa se ne faranno di un 100 e lode ottenuto senza troppo sforzo quando dovranno confrontarsi con i compagni settentrionali ed europei (e i dati in proposito sono impietosi), e soprattutto con il mercato del lavoro?

La classe intellettuale e dirigente meridionale (e ci metto anche gli insegnanti) dovrebbe cominciare a confrontarsi con questi vizi ancestrali, se davvero – come dice – vuole tenere unita l’Italia.

MATURITA’, TROPPI STUDENTI BRAVI AL SUD: COSÌ SI ALIMENTANO I PREGIUDIZI LEGHISTIultima modifica: 2011-10-13T13:04:11+02:00da sergiofrigo
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