LEGA IN DIFFICOLTA’ DI FRONTE ALLA GRANDI SCELTE STRATEGICHE, IN PRIMIS SULL’IMMIGRAZIONE

Lampedusa.jpgUn cucchiaino alla volta su profughi, clandestini, accoglienza, respingimenti, la Lega si sta rimangiando tutto: l’ultima è la disponibilità alla concessione agli immigrati di permessi di soggiorno temporanei, che significa chiudere un occhio sui clandestini e consentire loro, in pratica, la libertà di circolazione nei paesi del Trattato di Schengen. Con buona pace dei dirigenti leghisti che, fino a ieri, non ne volevano sapere e ancora proponevano i rimpatri forzati.

Il fatto è che su un tema complicatissimo come quello dell’immigrazione i proclami propagandistici non servono, bisogna prendere atto della situazione e affrontarla con realismo e un mix di fermezza, accoglienza e duttilità.

Sugli atteggiamenti della Lega invece è illuminante l’editoriale di ieri di Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere.

 

http://giovannitaurasi.wordpress.com/2011/04/04/lega-di-lotta-non-di-governo-di-ernesto-galli-della-loggia/

COME FERMARE L’IMMIGRAZIONE ORA CHE IN AFRICA SPIRA IL VENTO DELLA LIBERTA’?

Piuttosto la vicenda tunisina (e libica) mi sta suggerendo una riflessione amara, e gravida di conseguenze: finora i flussi di immigrati sono stati frenati da regimi scarsamente democratici. Ora invece il vento di libertà che spira dal Nord Africa mal si concilia con l’eventuale blocco della circolazione delle persone: questo significa doversi preparare a uno stillicidio continuo e prolungato di nuovi arrivi, che non potranno non avere conseguenze negative sul livello di sicurezza e di benessere delle nostre società.

DOVREMO SCEGLIERE TRA BENESSERE, SICUREZZA E TUTELA DELLA DEMOCRAZIA

Saremo messi dunque di fronte a un scelta drammatica, che finora avevamo eluso trasferendo il problea sull’altra sponda del Mediterraneo: dovremo scegliere, cioè, fra sicurezza, benessere e tutela dei nostri livelli di democrazia.

D’altra parte uno degli ingredienti di base della democrazia è l’uguaglianza, e fino a quando essa non c’è, funziona il principio dei vasi comunicanti. A chi, come Tremonti nei giorni scorsi, ribadisce il principio dell'”aiutiamoli a casa loro” andrebbe ricordato che gli aiuti alla cooperazione negli anni della sua gestione dell’economia sono passati da 600 a 170 milioni di euro all’anno, meno di un settimo di quell’obiettivo di minima dello 0.7% del Pil sottoscritto dai paesi ricchi nelle ultime riunioni del G8.

 

LEGA IN DIFFICOLTA’ DI FRONTE ALLA GRANDI SCELTE STRATEGICHE, IN PRIMIS SULL’IMMIGRAZIONEultima modifica: 2011-04-05T02:48:00+02:00da sergiofrigo
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